Porto Torres: navi rifornite con acqua sottratta dalla rete pubblica

Un ammanco per Abbanoa calcolato per ora in quasi 500mila euro. L'acqua serviva per il rifornimento delle navi cisterna e di quelle per i passeggeri e per i servizi alla clientela

“L’acqua serviva per il rifornimento delle navi cisterna e di quelle per i passeggeri e per i servizi alla clientela (uffici, bagni, bar e via dicendo) e dal 2006 veniva utilizzata abbondantemente senza essere pagata.” Questo danno è stato ufficializzato e denunciato da Abbanoa che ha scritto in un comunicato stampa esattamente cosa è successo.  “Un ammanco- apprendiamo nel comunicato-  calcolato per ora in quasi 500mila euro, soldi dovuti dall’Autorità Portuale di Porto Torres e mai arrivati nelle casse della società di gestione del servizio idrico integrato. Perfino i turisti in partenza da Porto Torres, o chiunque si sia imbarcato da quel molo per le normali rotte di destinazione, si è quindi ritrovato suo malgrado a utilizzare acqua per cui nessuno ha mai pagato: anche le navi dedicate al trasporto dei passeggeri venivano infatti rifornite direttamente dalla condotta pubblica, senza passare per il conteggio dell’acqua”.

“Sono quattro le utenze fuori ruolo scoperte nell’area: allacci diretti senza contatore, quindi legati chiaramente alla linea di distribuzione. E’ solo uno degli ultimi risultati dell’imponente campagna di bonifica delle banche dati delle utenze avviata dalla società. Si è proceduto- continuiamo a leggere nella nota- con la sostituzione di migliaia di vecchi contatori e ora, con un monitoraggio a tappeto su tutta la Sardegna, si sta continuando con la fase di regolarizzazione di tutte le utenze fantasma che fino a oggi hanno beneficiato del servizio pubblico senza corrispondere quanto dovuto per i consumi effettuati. Danno calcolato in 497.096 euro – La fatturazione dei consumi comprende il periodo 2006/2013. Fino a quella data il comune di Porto Torres gestiva autonomamente le utenze, che avrebbe dovuto “passare” ad Abbanoa, ma la consegna della banca dati di sua pertinenza (quindi anche quella relativa all’Autorità portuale) è risultata essere incompleta. E’ stato solo grazie alla massiccia campagna di lotta all’abusivismo, portata avanti in fasi diverse (lavoro di censimento e installazione dei nuovi apparecchi di misurazione del consumo), che Abbanoa ha scoperto il prelievo d’acqua enorme che veniva effettuato abusivamente nell’area dell’Autorità portuale di Porto Torres, per un danno calcolato in 497.096 euro.

Valore che potrebbe crescere ulteriormente (si aggiungeranno quantificazioni di dettaglio) quando per tre delle utenze finite nel mirino e ora fatturate in base a un consumo medio di acqua verrà conteggiata la quantità a conguaglio. Si tratta dei tre importi più “bassi”, 19.205,67 euro; 13.715,53 e 19.205,67. La quarta utenza fantasma, per la quale è stata emessa una fattura pari a 444.969,37 euro, è invece quella che serve il mollo di attracco delle navi.”

Redazione, 14 Gennaio 2014