Povertà estreme, due iniziative del Comune di Sassari

Approvati in giunta due progetti rivolti ai più deboli

Un progetto per le persone senza fissa dimora e un altro ancora per avviare progetti sperimentali di organizzazione e gestione di percorsi personalizzati di aiuto. Sono le due azioni previste all’interno del programma regionale di contrasto delle povertà che la giunta comunale di Sassari, guidata da Nicola Sanna, ha approvato nei giorni scorsi. Per la prima a disposizione ci sono oltre 119 mila euro per la seconda, invece, quasi 30 mila: si tratta di fondi che verranno gestiti in maniera associata tra i comuni del Plus che aderiscono.

Due progetti con finalità tra loro diverse ma che mirano a dare continuità alle iniziative di accoglienza, inclusione sociale, contrasto alle povertà che negli anni sono state portate avanti in collaborazione con le associazioni di volontariato che operano in città. A svolgere un lavoro esemplare in questo campo sono state associazioni come la Caritas, la Casa della fraterna solidarietà, il volontariato vincenziano, l’Alfa 1, il Banco alimentare e i Guardian angels. A Sassari si assiste, inoltre, a una crescita di sensibilità verso le povertà estreme da parte di tutto il settore del volontariato.

Con il Progetto rivolto a favore delle persone senza fissa dimora, le associazioni che aderiranno attraverso un avviso pubblico dovranno presentare un progetto di attività per il contrasto del fenomeno. «Vogliamo consolidare il rapporto con il mondo del volontariato – afferma l’assessora ai Servizi sociali Grazia Manca – soprattutto per accrescere interventi mirati e cercare di incrementare il numero di posti letto e sostenere iniziative di solidarietà e accoglienza diurna». Tra i risultati attesi quelli che consentano di ridurre il numero delle persone senza fissa dimora e realizzare una rete integrata di supporto alle povertà estreme. «Come amministrazione – afferma l’assessora ai Servizi sociali – stiamo lavorando per recuperare risorse utili ad ampliare il numero delle strutture che possano accogliere le persone senza fissa dimora».

Il secondo intervento, Progetto sperimentali di organizzazione e gestione di percorsi personalizzati di aiuto, è la vera novità e mira alla prevenzione, attraverso un sostegno tecnico per i Comuni per la gestione dell’emergenza abitativa.

«L’obiettivo – spiega ancora Grazia Manca – è quello di offrire una prima risposta a persone sfrattate e a nuclei familiari in difficoltà, attraverso attività di supporto alla persona, così che possano superare le difficoltà e arrivare a una soluzione abitativa stabile». A dare un aiuto sarà un apposito sportello di segretariato sociale che attraverso un assistente sociale, si occuperà di integrare gli interventi già previsti dai singoli servizi sociali territoriali.

Un’azione quest’ultima che si affianca a quella che l’amministrazione comunale di Sassari ha da poco adottato con un’altra delibera di giunta. Quella che consente di intervenire con un contributo urgente, in caso di situazioni più gravi di imminente perdita dell’alloggio per uno sfratto esecutivo. Un’azione che può consentire così di evitare che il singolo o il nucleo familiare si debba ritrovare improssivamente senza fissa dimora.

27 Settembre 2014