Premio Balzan per l’archeologia a Mario Torelli, Mastino si complimenta
L'emozione e la soddisfazione del Rettore dell'Università di Sassari
Il Rettore dell’Università degli Studi di Sassari prof. Attilio Mastino si unisce con viva emozione alla soddisfazione dell’intera comunità accademica per il prestigioso premio Balzan ottenuto dall’Accademico dei Lincei prof. Mario Torelli dell’Università di Perugia, suo maestro come docente di Archeologia classica nell’Università di Cagliari: si tratta di uno studioso di fama mondiale, unico studioso italiano designato dal Comitato generale tra i vincitori dell’edizione 2014 del premio.
“A Mario Torelli, maestro ed amico, mi lega un antico rapporto di affetto e gratitudine – dichiara Attilio Mastino – Non posso dimenticare, per esempio, quel seminario di Storia dell’arte greca e romana sull’isola di Delo, presieduto da Mario Torelli nella lontana primavera del 1970 in un’aula della Facoltà di Lettere e Filosfia dell’Università di Cagliari. A lui si deve una interpretazione originale del tema della nascita del porto franco e dell’agorà degli Italici a Delos come mercato degli schiavi, idea di partenza per i nostri studi successivi”.
Ma Mario Torelli ha continuato a lavorare poi per la Sardegna in particolare presso la Scuola di specializzazione di beni archeologici nella sede di Oristano e sta curando col Rettore Attilio Mastino l’edizione per l’Accademia dei Lincei di uno studio complessivo sull’iscrizione e il tempio del Sardus Pater ad Antas. E’ stato Torelli tre mesi fa a promuovere a Roma il convegno in ricordo di Giovanni Lilliu.
Ogni anno la Fondazione Internazionale Premio Balzan assegna quattro premi ad altrettanti studiosi che si distinguono in discipline che cambiano di anno in anno: quest’anno si tratta di lettere, scienze morali e arti, scienze fisiche, matematiche, naturali, medicina. A partire dal 2001, il vincitore del Balzan è tenuto a destinare metà del premio al finanziamento di progetti di ricerca condotti da giovani umanisti e scienziati.
I Premiati 2014 sono stati annunciati a Milano dal presidente del Comitato generale Premi della Fondazione Balzan, Salvatore Veca, con il presidente della Fondazione Balzan Premio, Enrico Decleva, nella Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera. I Premi Balzan annuali hanno un valore di 750.000 franchi svizzeri ognuno (circa 620.000 euro). La metà di ciascun premio dovrà finanziare, su indicazione del vincitore, progetti di ricerca svolti da giovani studiosi e ricercatori; quello per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli ha un valore di un milione di franchi svizzeri (circa 830.000 euro). I premi saranno consegnati il 20 novembre a Roma dal Presidente della Repubblica Italiana.
Paolo Matthiae (professore emerito di Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente Antico all’Università di Roma “La Sapienza”; socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei) ha motivato l’assegnazione del Premio per l’archeologia classica a Mario Torelli con queste parole: “Per il carattere profondamente innovatore dei suoi studi in tutti i principali ambiti della cultura antica, da quello greco a quello etrusco a quello romano, per la grande rilevanza delle sue sperimentazioni metodologiche e delle sue scoperte archeologiche, per l’originalità della sua opera in cui convergono in una salda visione globale l’indagine storico-epigrafica, l’analisi iconologica, la valutazione storico-religiosa, la ricerca antropologica, sempre sostenute da una sensibile attenzione alle strutture economiche e sociali e agli aspetti ideologici e istituzionali delle culture antiche”.
Gli altri vincitori del Premio Balzan sono Ian Hacking (Canada), University of Toronto, per l’epistemologia e filosofia della mente; G. David Tilman (Stati Uniti), University of Minnesota, per l’ecologia delle piante; Dennis Sullivan (Stati Uniti), City University of New York, per la matematica. Infine, il Premio Balzan per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli è stato assegnato all’associazione francese Vivre en famille.