Premio Villanova: folla e riflettori puntati sul Festival
Grande partecipazione all'incontro tra Romano Cannas, Guido Melis e Davide Mosca, che hanno introdotto la proiezione de "L'ultimo pugno di terra" di Fiorenzo Serra. Tra i protagonisti della chiacchierata con gli autori: Patrizia Sias, l'unica donna minatrice in Sardegna.
«Due anni di vita per un Festival che è già adulto» Grande partecipazione all’incontro tra Romano Cannas, Guido Melis e Davide Mosca che hanno introdotto la proiezione de “L’ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra. Tra i protagonisti della “chiacchierata con gli autori”, Patrizia Sias, l’unica minatrice donna in Sardegna. Stasera la proiezione di “#18UNDICI” dal fango alla speranza”. «Questo Festival ha solo due anni di vita ma è già adulto». In questo modo il giornalista Romano Cannas ha commentato l’altissima qualità dei documentari al Premio Villanova Monteleone 2014, ponendo l’accento sulla grande importanza di iniziative simili per conservare la memoria in un mondo in rapida evoluzione.
A fargli eco lo storico e politico Guido Melis: «È ancor più significativo che un’iniziativa di questo livello culturale si faccia a Villanova, un paese del centro Sardegna sempre all’avanguardia, ma che deve viaggiare contro corrente perché non ha i mezzi delle grandi città». Nell’incontro-dibattito coordinato brillantemente dal giornalista Davide Mosca, i due intellettuali hanno introdotto il documentario «L’ultimo pugno di terra» di Fiorenzo Serra, che ha ricordato al pubblico numeroso assiepato in piazza Mercato Vecchio la situazione di disagio e miseria vissuta nell’Isola soltanto mezzo secolo fa. Ottimo apprezzamento è stato espresso per il coro locale Duennas, una formazione femminile che si è esibita con un repertorio di piacevoli canti tradizionali. Tra i protagonisti dell’incontro con gli autori, Patrizia Sias, l’unica minatrice donna in Sardegna, che ha raccontato la sua esperienza di vita, immortalata nel reportage «Dal profondo» di Valentina Pedicini.
Quindi Gianluca Nieddu, autore di «Anche se non sono gigli», che ha illustrato il suo approfondimento sulle criticità del mondo carcerario e sulle difficoltà di reinserimento. Infine Maria Giovanna Dessì, che ha raccontato le storie di «S’Ammentarzu», con tre generazioni a confronto nella difficile realtà economica della Sardegna attuale. Stasera (venerdì 22 agosto) alle 18, l’incontro con gli autori farà tappa a “Sa Pigada de su Cantaru”. Alle 20,45, in piazza Mercato Vecchio si esibiranno i “Vilsait Band” con le loro magistrali sonorità jazz in stile New Orleans. Da non perdere il dibattito che alle 21.30 avrà per tema «Catastrofi ambientali e tragedie Umane», ospitando diversi giornalisti che lo scorso autunno hanno documentato i drammatici eventi dell’alluvione in Sardegna. Saranno presenti Nicola Pinna della Stampa, Paolo Mastino di Rai3 e Davide Mosca di Olbianotizie. Farà da moderatore Tonino Oppes, già caporedattore del tgr Rai per la Sardegna. Agli interventi si alterneranno gli spezzoni di “#18UNDICI” dal fango alla speranza”, un contributo collettivo dei numerosi reporter per approfondire e ricordare il grande disastro, ma donna in Sardegna. Ottima prestazione del coro femminile Duennas per documentare i drammatici momenti dell’alluvione in Sardegna anche la solidarietà e la speranza.