Presenta sintomi autismo dopo il vaccino, ma non sarà risarcito dal Ministero
La lunga battaglia legale della famiglia del bambino – Il nesso viene riconosciuto dalla commissione medica dell’Ospedale Militare del territorio. Ma alla famiglia Palazzolo il risarcimento viene negato perché la domanda non sarebbe stata presentata in tempo. I genitori però sostengono di essersi accorti del danno solo dopo alcuni anni e di essere quindi entro i termini di legge: presentando le cartelle cliniche con tanto di data ottengono la verifica positiva degli stessi medici del Ministero che intanto però cancella il nesso di causalità già sancito dalla commissione medica. Insomma, per la commissione sanitaria dell’ospedale il bimbo avrebbe subito dei danni a causa dei vaccini ma le pratiche per il risarcimento sarebbero state presentate in ritardo, mentre per il Ministero della Salute non è così. Un corto circuito che richiede a quel punto un parere del Consiglio di Stato secondo cui è vero che il bambino si è ammalato a causa delle vaccinazioni obbligatorie e i suoi genitori hanno presentato le pratiche per il risarcimento in tempo. Toccherebbe quindi al Ministero provvedere a riparare il danno fatto. Ma a quel punto il Ministero ammette l’errore, annuncia di cambiare iter dopo questa sentenza ma non vuole risarcire i casi precedenti.
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