Presentata “Cinema delle terre del mare”, la rassegna che vuole fare di Alghero una città di cinema
La rassegna per cinefili in movimento, in programma ad Alghero dal 16 luglio al 2 agosto, ha un grande sogno: raccogliere con il tempo l’eredità del Meeting Internazionale del Cinema, nato a Capo Caccia più di 40 anni fa, di cui restano splendide immagini di repertorio e moltissimi ricordi.
L’ambizione è quella di raccogliere con il tempo l’eredità del Meeting internazionale del Cinema, nato a Capo Caccia più di 40 anni fa, di cui restano splendide immagini di repertorio e moltissimi ricordi. A quel tempo, Alghero sognava di vivere di turismo e di cinema, e davanti all’Esit di Piazza Sulis, oggi sede dell’istituto alberghiero, sfilavano i volti più noti ed i talenti più celebrati del grande schermo a livello internazionale. Con questa suggestione proiettata più al futuro della città che al suo passato, torna anche quest’anno “Cinema delle terre del mare–rassegna per cinefili in movimento”, in programma ad Alghero da giovedì 16 luglio a domenica 2 agosto. Organizzata dalla Società Umanitaria, la rassegna guarda lontano, ispirandosi ai fasti più antichi per spostare l’orizzonte un po’ più in là. Ma intanto, in attesa di continuare a crescere, anche l’edizione 2015 punta ad un obiettivo ben preciso: fare di Alghero una città di cinema. Un traguardo affidato ad un programma ricco, che alterna cinema italiano ed internazionale, commedie e film drammatici, finzione e documentari, senza dimenticare il pubblico più giovane, tra proiezioni in riva al mare, ospiti, workshop, masterclass, laboratori e tanta musica.
Svelate le ambizioni più alte e gli obiettivi più grandi, Cinema delle terre del mare può essere raccontata anche attraverso le suggestive parole di Alessandra Sento (direttrice della Società Umanitaria di Alghero), cui si deve il poderoso impegno organizzativo. «La nostra rassegna è una dichiarazione d’amore, un tributo e un omaggio alla settima arte e ai suoi rapporti con il mare, che nasce dall’incontro tra due passioni e un desiderio – spiega la direttrice – Il nostro viaggio riprende a bordo del cinema d’autore, “in direzione ostinata e contraria” siamo viaggiatori e non turisti, e partiamo per la stessa ragione del viaggio, viaggiare. Non abbiamo una meta, conta solo il percorso». Secondo Sento «in fondo ogni film assomiglia all’inizio di un viaggio». E come il viaggiatore accoglie e si fa accogliere, «il mare riceve e restituisce. Molte delle nostre storie vengono dal mare e a esso ritornano – conclude – è il movimento della marea, è un movimento che ogni isolano conosce bene».
Il viaggio dei cinenauti di “Cinema delle terre del mare” inizierà giovedì 16 luglio. alle ore 21.30 all’Hotel Calabona, con “Le voci di Garulè”. Esito di un laboratorio teatrale scolastico curato da Marco Sanna, lo spettacolo è un reading multimediale con canzoni originali in catalano. Il giorno dopo, Villa Mosca ospiterà la proiezione di “Perfidia”, del regista sassarese Bonifacio Angius (presente alla proiezione con alcuni attori del film), che nel 2014 si è imposto come vero e proprio caso cinematografico a livello internazionale raccontando la provincia italiana con lucidità livida e cinica. Sabato 18, si prosegue con “È stato il figlio”, di Daniele Ciprì, in programmazione al lido Rafel alle 21.30. Ispirato all’omonimo romanzo di Roberto Alajmo, il film racconta la vera storia della famiglia Ciraulo, che vive in povertà in un quartiere popolare di Palermo. Ospite della serata lo sceneggiatore Massimo Gaudioso. Si resta al lido Rafel anche domenica 19, per “Still Alice”, di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, con una strepitosa Julianne Moore nei panni di Alice Howland, una rinomata professoressa di linguistica alla Columbia University di New York che improvvisamente inizia a dimenticare le parole.
Una delle novità dell’edizione 2015 è la sezione “Young”, dedicata ai più giovani, che prevede tre proiezioni per giovanissimi di tre fasce d’età diverse, tutte a Villa Segni. Il 20 luglio, la programmazione prevede “La tela animata”, di Jean-François Laguionie. In un quadro lasciato incompiuto dal suo pittore, i Completi, gli Incompleti e gli Schizzi non riescono a raggiugere una convivenza pacifica. L’unica speranza sembra essere trovare l’autore dell’opera. Segue, martedì 21, la proiezione de “I goonies”, il grande classico di Richard Donner di cui sono protagonisti i ragazzi del quartiere di Goon Docks, in allarme perché le loro famiglie sono state sfrattate dai signori del club del golf. Tutta la forza del cinema indipendente americano in “C’era una volta un’estate”, di Nat Faxon e Jim Rash, in programmazione a villa Segni mercoledì 22. Duncan, un adolescente solitario, trascorre le vacanze estive in un cittadina balneare del nord est degli Stati Uniti, con la madre, il suo nuovo fidanzato e la figlia di quest’ultimo. Trascurato e introverso, il ragazzo ritrova equilibrio e indipendenza grazie all’amicizia di Owen, gestore di un parco acquatico, che lo assume come assistente.
Ogni anno, Cinema delle terre del mare riserva una serata ad un cult movie, un classico del cinema d’autore. Quest’anno, la proiezione in programma giovedì 23, nella spiaggia delle Bombarde, è dedicata ad Alfred Hitchcock. “Gli uccelli”, capolavoro del 1963, è la storia di Melania, che arriva a Bodega Bay con una coppia di pappagallini inseparabili. Durante la traversata della baia, la donna viene ferita da un gabbiano. Sembra un incidente, ma la realtà si rivela ben diversa: uccelli di ogni tipo si coalizzano in un’inspiegabile minaccia. Il giorno seguente, sempre alle Bombarde, “Tempo instabile con probabili schiarite”, di Marco Pontecorvo, alla presenza del produttore Marco Valerio Pugini. Giovedì 30, ci si sposta alla spiaggia del Lazzaretto per “Last Summer”, di Leonardo Guerra Seràgnoli, che interverrà in collegamento Skype. E sempre al Lazzaretto, venerdì 31, sarà proiettato “Padre vostro”, di Vinko Brešan.
Sabato 1 agosto, le coste selvagge della spiaggia della Speranza ospiteranno “Madre Acqua–Frammenti di vita”, di Sergio Atzeni, omaggio sincero e rispettoso del giovane regista Daniele Atzeni, che parteciperà alla proiezione, all’autore di “Il Figlio di Bakunìn”, morto a soli 43 anni nelle acque di Carloforte. L’ultima tappa, l’approdo di un viaggio ricco e intenso, sarà a Pedramare, domenica 2 agosto, con la musica per gli occhi di “Out to Lynch”, progetto multimediale di Mauro Campobasso, Mauro Manzoni e Marta Raviglia, tributo all’eclettico e visionario regista americano. Conclude la rassegna il dj-set “cinematografico” di Gianmarco Diana, bassista dei Sikitikis, raffinato selecter ed esperto di musica da film. In mezzo a tante proiezioni, workshop, masterclass e laboratori. “Le cose si muovono”, “Le regole del gioco” e “Cinema sotto il mare” saranno ulteriori occasioni per parlare di cinema o, per dirla ancora con le parole di Alessandra Sento, «per conversazioni privilegiate con chi il cinema lo fa davvero sopra e sotto la superficie, che proverà a smontare il giocattolo e a raccontare trucchi e segreti di un’arte collettiva e totale».