Presentati i Vini Novelli: ‘La Sardegna si mette in mostra’
Con un virtuale taglio del nastro del Presidente Cappellacci e dell’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi, ha aperto i battenti, a Milis, la prima edizione del Vip Wine Sardegna, dedicata ai vini a marchio di qualità. Affiancata alla 25a edizione della Rassegna dei Vini Novelli è, secondo i programmi dell’Assessorato regionale, una buona occasione per aumentare la diffusione dei prodotti dell’eccellenza isolana fuori dai nostri confini: ‘Un idea che mi è venuta lo scorso anno, proprio durante la conferenza di apertura della 24a edizione della Rassegna dei Vini Novelli – afferma l’esponente della Giunta – Mi è sembrato opportuno abbinare ai novelli, notoriamente apprezzati da un pubblico più giovane, i vini di alta qualità richiesti da un pubblico più esigente. Abbiamo anche fatto in modo che i giornalisti specializzati, i buyer, i manager della grande distribuzione ei ristoratori potessero conoscere contemporaneamente anche la qualita di prodotti agroalimentari dell’eccellenza sarda, grazie a sapienti abbinamenti proposti da abili chef'”. La manifestazione, che si prevede possa attirare non meno di 20000 persone, si concluderà domenica sera.
Così il presidente Cappellacci durante l’intervento all’inaugurazione del ‘Vip wine’ e della rassegna dei vini novelli: “Come lottiamo per difendere dalla crisi e dalla delocalizzazione quelle realtà produttive che possono essere ancora competitive, abbiamo il dovere di promuovere le nostre eccellenze nel settore vitivinicolo e agroalimentare in generale. Queste ultime, infatti, sono un esempio di quei fattori di produzione non delocalizzabili, che rappresentano una risorsa per il presente e per il futuro della nostra società. Attraverso questi fattori, insieme ad ambiente, cultura e tradizioni, si può costruire uno sviluppo foriero non solo di benefici per i grandi manager, ma anche di nuove occasioni per le imprese e per il lavoro, con un miglioramento della qualità della vita della nostra società”. Il Presidente ha anche sottolineato la capacità degli operatori del settore e dei giovani chef sardi emergenti: “Portatori della tradizione, ma allo stesso tempo capaci di interpretarla in chiave moderna. Una visione dinamica ed attiva della nostra identità che rappresenta la chiave per una ripresa che sia non solo economico-politica, ma anche sociale, morale e culturale”, ha concluso Cappellacci.