Prezzo latte ovino: partenza sprint
Nasce sotto i migliori auspici la campagna di produzione 2013 per il latte ovino sardo. Infatti, il primo report pubblicato dall’Osservatorio della filiera ovi-caprina dell’agenzia Laore Sardegna, segnala per Febbraio 2013 un prezzo medio pagato agli allevatori pari a 0,70 €/l che fa ben sperare per il futuro. Un dato incoraggiante se si pensa che nella precedente annata produttiva il prezzo del latte, partendo da 0,63 €/l nel mese di Gennaio 2012 è arrivato solo a sfiorare l’attuale quotazione, concludendo cioè a 0,69 €/l nel successivo mese di luglio.
Il dato è da leggere con ancora più ottimismo se consideriamo il prezzo del pecorino romano che dalle ultime rilevazioni risulta aver superato la soglia dei 6 € al kg. Uno scenario di questo tipo, date le dinamiche di crescita che la materia prima ha vissuto nella scorsa campagna e l’effetto di spinta del romano che supera di oltre un euro la quotazione dell’inizio dello scorso anno, apre alla possibilità che il latte sorpassi di misura la soglia degli 80 centesimi al litro.
“La buona partenza della quotazione del latte non deve far calare l’attenzione su questo prodotto. Non dimentichiamoci che si tratta di un quotazione ancora al di sotto del costo di produzione, che come recenti tudi testimoniano, risultano essere superiori all’euro” – commentano all’uniosono Gianbattista Cualbu e Luca Saba, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Sardegna. “In ogni caso – continuano – si tratta di un’ulteriore conferma del fatto che il latte ovino è un prodotto che ‘vale’ ed in grado di generare valore. Ne è dimostrazione l’iniziativa di diversi gruppi di allevatori sardi, che nel dicembre 2012 stipulando contratti di vendita a 0,78 €/l con alcuni industriali continentali, hanno migliorato la quotazione di un mercato chiuso ridando dignità ad un prodotto che può essere pagato più del cosiddetto prezzo di piazza”.