Primo livello e nuovo ospedale, incontro Bruno-Moirano
I passaggi operativi e propedeutici all'attivazione delle nuove specialità previste nel Presidio di Primo livello Alghero-Ozieri e il crono-programma dettagliato di interventi progettuali necessari per il riavvio dell'iter per la realizzazione del nuovo ospedale della città, saranno al centro dell'incontro tra il sindaco di Alghero e il direttore generale dell'Azienda Tutela della Salute della Sardegna, Fulvio Moirano in programma il prossimo mercoledì
Tutti i passaggi operativi e propedeutici all’attivazione delle nuove specialità previste nel Presidio di Primo livello Alghero-Ozieri – tra le quali la Rianimazione e la Terapia Intensiva Polispecialistica, oltre alle discipline di Oncologia e Lungodegenza – così come inserite nella Rete ospedaliera recentemente approvata dal Consiglio regionale, e il crono-programma dettagliato di interventi progettuali necessari per il riavvio dell’iter per la realizzazione del nuovo ospedale della città, saranno al centro dell’incontro tra il sindaco di Alghero, Mario Bruno, e il direttore generale dell’Azienda Tutela della Salute della Sardegna, Fulvio Moirano, in programma il prossimo mercoledì 24 gennaio a Roma.
Non solo: sul tavolo della discussione troveranno spazio le attuali criticità riscontrate nel Centro di Salute Mentale territoriale e in Ortopedia, con l’avvio del trasferimento funzionale tra l’Ospedale Marino e il Civile. La richiesta d’incontro con i vertici dell’Ats era giunta qualche giorno fa dal primo cittadino algherese, preso atto dell’interesse e volontà dell’Assessorato Regionale alla Sanità d’individuare nel nuovo ospedale della città di Alghero, già inserito nella rete dell’emergenza-urgenza regionale, la destinazione di parte dei fondi per l’edilizia sanitaria, nel rispetto dei requisiti strutturali e tecnologici propri dei DEA di primo livello.
“Si sente forte in città e nel territorio dell’intera area socio-sanitaria sassarese l’esigenza di migliorare i servizi e innalzare gli standard qualitativi di erogazione nelle prestazioni – ha ripetuto Mario Bruno – così da garantire quei livelli di assistenza necessari e perseguiti con l’attesa riforma”.