“Procrearte”: la fecondazione assistita in 30 immagini
30 immagini per raccontare le fasi del concepimento. Un viaggio in technicolor tra spermatozoi e ovuli, embrioni e cellule
30 immagini per raccontare le fasi del concepimento. Un viaggio in technicolor tra spermatozoi e ovuli, embrioni e cellule. Si intitola ‘Procrearte’ la mostra fotografica realizzata da Nicoletta Maxia, cagliaritana, biologa della procreazione alla clinica San Carlo di Paderno Dugnano, in provincia di Milano. L’esposizione sarà allestita al centro congressi del Chia Laguna il 2 ottobre.
Accanto al nome scientifico le didascalie riportano anche un titolo di fantasia. Ecco ‘Incontro fatale’, ovvero l’ iniezione intraovocitale dello spermatozoo dopo selezione morfologica. C’è anche ‘Fame di vita futura’ con le immagini dell’ endometrio. La ‘Vendemmia di grappoli colorati’ sono sei cellule, ‘Bbbluuuu, le mille bolle blu’ o ‘L’amore si duplica’ sono le blastocisti. Gli spermatozoi nell’estro di Nicoletta Maxia sono a forma di semi d’anguria e rievocano la ‘Fuga verso la vittoria’. Termini come Icsi/Imsi, hanno un suono più accattivante nel titolo ‘ Trafitto da un raggio di vita’. Questo e altro ancora nella ‘personale’ di Nicoletta Maxia in un caleidoscopio di colori e variegate forme.
Le anonime e fredde schede che mostrano le fasi del concepimento riprese al microscopio escono dal laboratorio per farsi spazio tra le pareti di una ‘galleria’ e diventare vere e proprie opere d’arte contemporanea. “E’ il mio modo di comunicare con le pazienti, le future mamme – spiega Nicoletta Maxia – con un approccio scientifico e rigoroso e allo stesso tempo estetico, gioioso. Le figure esplicative della tecnologia della procreazione, le tecniche biologiche, diventano quasi più familiari se vi si aggiunge un tocco di colore”.
La mostra farà da cornice al convegno, in programma giovedì 2 ottobre a partire dalle 9 al centro congressi del Chia Laguna a Domus De Maria (CA), sul tema ‘Procreazione medicalmente assistita. Dall’infertilità al concepimento’. Una giornata di confronto tra esperti e studiosi a livello mondiale su temi attualissimi come l’impianto embroniale e le nuove frontiere della diagnosi pre impianto e prenatale. Tra i relatori sono attesi gli scienziati israeliani Zion Ben Rafael e Igael Madgar, tra i più importanti a livello mondiale. Il convegno é organizzato da Nicoletta Maxia e Patrizia Bernardelli, presidente clinica San Carlo di Paderno Dugnano.
“Un tema sociale di strettissima attualità – sottolinea Nicoletta Maxia – anche alla luce delle nuove direttive politiche sulla eterologa che punta i riflettori sul dramma dell’ infertitilità riassunta nei numeri: una coppia su 3/4 nel mondo non è fertile”. La giornata si articola in tre sessioni di studio: 1 – salvaguardia della fertilità femminile e maschile, 2 – studio della ricettività uterina: chirurgia, finestra di impianto e competenza embrionale, 3 – percorso donna: riflettori sulla medicina alternativa.
La prima parte vede protagonisti gli scienziati israeliani. La seconda è incentrata sugli interventi di Gabriele Ersettigh, Nicoletta Maxia e Roberta Murru. “Si passa poi alla terza fase che riguarda il percorso della donna aspirante mamma per il raggiungimento insieme al partner di un nuovo concetto di vita insieme, la famiglia, attraverso il percorso della fecondazione assistita”, spiega Nicoletta Maxia. Le relazioni sono affidate a Gino Gumirato, Ignazio Farci, Pablo Belfiori, Patrizia Bernardelli, Eugenio Maria Vignati, Nicola Gilardoni, Fiorella Carlotti. Il convegno si chiude con la testimonianza di una paziente.