Produttori isolani protagonisti al Forum agroalimentare di Alghero
Al Forum partecipano 123 aziende: tra queste, una cinquantina specializzate nella produzione di vini e bevande alcoliche, 24 produttrici di formaggi e oltre trenta nei settori della pasta, dei cereali e dei prodotti da forno e dolciari.
C’è l’esperienza del Panificio Bulloni che esporta all’estero, dal Giappone al Regno Unito passando per la Germania e il Medio Oriente, l’80 per cento del pane carasau prodotto nello stabilimento di Bitti. C’è l’esperienza delle Cantine Argiolas di Serdiana, pluripremiate all’estero grazie alla qualità di alcuni vini di eccellenza che ora hanno conquistato anche i mercati cinesi. E quella della Smeraldina, che ha conquistato i gusti dei consumatori del Nord America e ogni anno esporta oltreoceano decine di migliaia di bottiglie d’acqua minerale. E ancora quella del caseificio Argiolas di Dolianova, impresa giovane e dinamica ormai presente sui mercati asiatici e americani con prodotti a elevato valore aggiunto, protagonista di investimenti per innovazione di prodotto e di processo destinati proprio ai mercati esteri. Per non parlare della Sarda Formaggi di Buddusò, fondata dai fratelli Mura, che in quanto a export non è seconda a nessuno, avendo cominciato molti decenni fa l’avventura commerciale fuori dai confini isolani. Sono le storie raccontate dagli imprenditori che da ieri partecipano al Forum regionale dell’agroalimentare, iniziativa organizzata dall’assessorato dell’Industria, in corso di svolgimento ad Alghero con la partecipazione di oltre 120 aziende sarde, 33 buyers stranieri e una delegazione di giornalisti provenienti da Nord America, Europa e Asia.
Piras: Forum, un successo dell’assessorato. “Questa è l’industria che ci piace, l’industria che può insegnare molto alle tante aziende sarde che hanno un potenziale enorme ma che devono strutturarsi e rafforzarsi per sviluppare l’export e consentire ai prodotti isolani di fare il balzo oltre Tirreno”, commenta l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, che nella giornata di ieri ha aperto i lavori del Forum. “Il merito del nostro assessorato – sottolinea l’assessore Piras – è di aver consentito alle numerose aziende presenti al Forum di incontrarsi con i principali compratori stranieri. Pane, formaggi, vini, olio, miele: l’elenco dei prodotti di qualità è lunghissimo. Come sottolineato nel corso del Forum dagli esperti provenienti da Giappone e Regno Unito, la Sardegna ha eccellenze che poche altri regioni possono permettersi. Ci sono ampi spazi: il programma di internazionalizzazione punta a stimolare le aziende, a far capire loro che i mercati del mondo, soprattutto dei paesi più ricchi, sono un’opportunità unica per crescere e creare sviluppo duraturo. Noi abbiamo prodotti, risorse e competenze – dice ancora l’assessore Piras – dobbiamo fare sistema e crederci un po’ di più. I progetti per l’export studiati dall’assessorato sono già in fase di valutazione e presto saranno pubblicati nuovi bandi. Stiamo lavorando anche per garantire le competenze all’interno delle aziende, e il percorso export lab, avviato un mese fa, sarà di fondamentale aiuto per le aziende, soprattutto le più piccole, che mirano ad esportare”.
Gli eventi da giovedì a venerdì. Al Forum partecipano 123 aziende: tra queste, una cinquantina specializzate nella produzione di vini e bevande alcoliche, 24 produttrici di formaggi e oltre trenta nei settori della pasta, dei cereali e dei prodotti da forno e dolciari. Tutte, tra ieri e oggi, hanno avuto l’opportunità di incontrare e confrontarsi con 33 buyers internazionali. A completare la presenza straniera c’è anche una delegazione di 7 giornalisti provenienti da Austria, Regno Unito, Canada, Germania, Stati Uniti, Svezia e Giappone. Le prime due giornate sono state dedicate agli incontri B2B nel corso dei quali gli imprenditori sardi hanno presentato i loro prodotti ai compratori esteri: una presa di contatto alla quale seguiranno le trattative per chiudere definitivamente i contratti.
Da giovedì, spazio agli educational tour nel corso dei quali, in due giorni, le delegazioni dei buyers e dei giornalisti stranieri visiteranno una ventina di aziende del nord e del sud della Sardegna. Il programma prevede tappe a Buddusò alla Sarda Formaggi, a Tempio negli stabilimenti della Smeraldina, all’Oleificio Sechi di Sassari, all’oleificio San Giuliano di Alghero. In contemporanea i buyers e i giornalisti visiteranno le cantine Mancini di Olbia, Surrau di Arzachena e di Santa Maria La Palma ad Alghero. Venerdì, giornata finale dell’evento, il tour prevede incontri e visite all’azienda Serusi di Fonni, alla 3 A di Arborea, alla Casar di Serramanna, alla Argiolas Formaggi di Dolianova e alle Cantine Argiolas di Serdiana. Gli specialisti del vino visiteranno invece le cantine di Oliena, della Vernaccia a Oristano, del liquorificio Silvio Carta di Zeddiani e la Cantina di Mogoro.