Profughi serbi all’Asinara, una ricerca storica per non dimenticare
Il sindaco di Stintino a Belgrado per incontrare il primo ministro e avviare i contatti per il convengo internazionale di giugno sul centenario della prima guerra mondiale.
Un incontro per suggellare l’adesione e la partecipazione al progetto “Commemorazioni di pace: i profughi e i prigionieri nell’isola dell’Asinara” che, a giugno, si sostanzierà con un convegno internazionale per il centenario della prima guerra mondiale, e darà il via a una serie di attività di studio e ricerca che dureranno circa tre anni. È quanto avvenuto nei giorni scorsi in Serbia dove il sindaco di Stintino, Antonio Diana, il consigliere comunale di Stintino con delega alla Cultura, Francesca Demontis, l’assessore allo Spettacolo del Comune di Porto Torres Costantino Ligas e il direttore del Parco dell’Asinara Pierpaolo Congiatu hanno incontrato il primo ministro serbo Ivica Dacic. L’incontro arriva all’indomani dell’approvazione, da parte dell’amministrazione comunale stintinese, del progetto che coinvolge, oltre a Stintino, il comune di Porto Torres, l’Università di Sassari, il Parco Asinara e l’Università di Belgrado. E proprio tra questi enti, nei giorni scorsi, è stato siglato un protocollo di intesa con il quale è stato riconosciuto al comune di Stintino il ruolo di capofila nell’iniziativa che viene condivisa e approvata.
Il progetto “Commemorazioni di pace: i profughi e i prigionieri nell’isola dell’Asinara” si pone come obiettivo principale quello di tramandare la memoria storica di uno dei più sanguinosi conflitti che hanno imperversato nel continente europeo negli ultimi secoli, oltre che far diventare l’Asinara e il Nord Ovest della Sardegna luogo di incontro tra popoli. La ricerca dovrà ridare voce e un volto agli uomini che, scampati alla morte nei campi di battaglia, rimasero marchiati per sempre dal conflitto. La “missione” in Serbia è stata illustrata, durante la seduta del consiglio comunale di lunedì scorso, dalla consigliera comunale Francesca Demontis. «Abbiamo incontrato il rettore dell’Università di Belgrado, Vladimir Bumbasirevic, che – ha detto la consigliera – ha confermato un accordo di collaborazione con l’Università di Sassari per la ricerca storica sui serbi deceduti all’Asinara».
Nel progetto è prevista anche la realizzazione di una campagna di bioarcheologia volta a scoprire le cause della morte dei profughi presenti nell’isola e la loro origine etnica. È prevista inoltre un’attività convegnistica, scambi culturali e il reperimento di fondi per il recupero di luoghi della memoria sull’Asinara, come l’ossario e i cimiteri. «Siamo stati ricevuti dal primo ministro Dacic – ha aggiunto Francesca Demontis – che ha ascoltato le linee del nostro progetto e ha garantito il sostegno all’iniziativa e una stretta e proficua collaborazione». «Il primo ministro – ha detto il sindaco Antonio Diana – ha dato mandato al suo staff di preparare una missiva da inviare al governo italiano, invitandolo a far diventare questa manifestazione un evento di Stato». Nel corso della riunione con il primo ministro serbo, inoltre, sono state discusse anche le possibilità di cooperazione economica tra la Sardegna e la Serbia, principalmente nei settori di produzione alimentare. La delegazione guidata dal Comune di Stintino, infine, ha incontrato anche i rappresentati dell’ambasciata italiana a Belgrado che hanno mostrato interesse per l’iniziativa.