Progetto dei campi boa, la CNA contraria
Le imprese associate Cna del settore nautico chiedono il blocco del progetto presentato dall’Azienda Speciale Parco di Porto Conte ed investimenti per il rilancio del porto di Alghero
Nei giorni scorsi si è tenuta al Quarter, la prima assemblea territoriale, organizzata dall’amministrazione Comunale di Alghero in cui è stato illustrato ai cittadini il progetto presentato alla Regione Sardegna, dall’Azienda Speciale Parco di Porto Conte: Lavori per interventi di protezione di habitat mediante la realizzazione di campi ormeggio nella ZSC “ITB010042 “Capo Caccia (con le isole Foradada e Punta Giglio). Il progetto prevede la realizzazione di cinque campi boe a Le Ninfe, Porto Conte, Olandese, Rosso e Lazzaretto attraverso l’utilizzo di zavorre di ancoraggio. Nell’Area Baia delle Ninfe-Porto Conte si prevede il posizionamento di 24 zavorre di ancoraggio per imbarcazione da 10 metri di lunghezza, 4 zavorre per imbarcazione da 40 metri di lunghezza, 1 zavorra per imbarcazioni da 70 metri di lunghezza e 1 zavorra per imbarcazione da 100 metri di lunghezza. Nell’Area di Capo Galera-Cala dell’Olandese si prevede il posizionamento di 6 zavorre di ancoraggio per imbarcazioni da 15 metri di lunghezza e 4 per imbarcazioni da 24 metri di lunghezza. Nell’Area di Punta Negra il Rosso si prevede il posizionamento di 5 zavorre di ancoraggio per imbarcazione da 10 metri di lunghezza, 3 zavorre per imbarcazione da 15 metri di lunghezza e 2 zavorre per imbarcazioni da 24 metri di lunghezza. Nell’Area di Lazzaretto si prevede il posizionamento di 7 zavorre di ancoraggio per imbarcazione da 10 metri, 7 per imbarcazione da 15 metri, 4 per imbarcazioni da 24 metri.
I suddetti campi vanno ad aggiungersi, come riportato in una nota inviata all’Assessora Rosanna Laconi e alla Direzione Generale dell’Assessorato all’Ambiente firmata dal Sindaco Raimondo Cacciotto e dal Presidente del Parco di Porto Conte Emiliano Orrù, in cui si evidenzia che “negli ultimi anni, nell’area in oggetto, sono stati realizzati tre progetti di installazione di campi boe, dei quali l’ultimo, in fase di conclusione e finanziato da fondi POR FESR 2014-2020 – Asse VI – Azione 6.5.1 (PAF), prevede l’installazione di 60 boe con le quali, a fine 2024, nella zona sottoposta a protezione saranno disponibili 91 boe”, inoltre prosegue la nota “il progetto in oggetto prevede l’installazione di ulteriori 125 boe di ormeggio, alcune delle quali per navi da diporto con lunghezza complessiva fino a 100 mt, che porterebbero la disponibilità totale nell’area, tra AMP e ZSC, a 216 boe”.
Alla luce di queste informazioni, la CNA di Sassari, raccoglie la contrarietà al progetto espressa dalle imprese associate del settore nautico e nell’ esprimere preoccupazione per le ricadute economiche, chiede per voce del suo Presidente Gianni Sale il blocco di tale progetto per valutare con più attenzione l’impatto economico di tali campi boa, così come Angelo Angius vicepresidente regionale di CNA, sottolinea alcune evidenti criticità del progetto in questione, primo fra tutte la preoccupazione che l’installazione di un numero di boe così elevato possa arrecare un serio danno alla nautica da diporto e a tutta la filiera economica. Inoltre, preoccupa che per l’attracco alle boe si ipotizza un costo di 3 euro al metro per la lunghezza della barca e che nell’area dei campi boe sarà vietata la balneazione, oltre ad esprimere contrarietà per il danno ambientale causato dall’enorme carico antropico in aumento, dovuto all’incremento di un turismo aggressivo incompatibile con i delicati equilibri ambientali della Zona Speciale di Conservazione della Baia di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta.
Secondo Angius, bisognerebbe invece investire per rilanciare il porto di Alghero, che attualmente con una estensione di circa 18 ettari, ospita all’incirca 2.000 posti barca per imbarcazioni di dimensione media di 10/11 metri, è il più grande in Sardegna e tra i più grandi del Mediterraneo e ha un enorme potenziale economico da valorizzare con nuovi investimenti e adeguate infrastrutture per poter accogliere un numero maggiore di imbarcazioni in transito e stanziali. A questo proposito e per poter gestire nel miglior modo il porto di Alghero, la CNA Territoriale di Sassari ritiene urgente l’approvazione di un Piano Regolatore del Porto e in rappresentanza delle imprese del settore si rende disponibile sin da ora a collaborare con le istituzioni locali per progetti di reale sviluppo sostenibile del territorio di Alghero.