Promuovere la ricerca scientifica: accordo Università-Infn
L'Università degli Studi di Sassari e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sottoscrivono un accordo che mira a favorire lo sviluppo delle attività didattiche e la preparazione di figure professionali altamente qualificate, con azioni di sostegno e rafforzamento ai dottorati di ricerca, ai corsi di diploma e di laurea, ai corsi di perfezionamento e di master
Il Rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino e il Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Fernando Ferroni, hanno firmato nei giorni scorsi a Roma un importante accordo di collaborazione per promuovere la ricerca scientifica sui temi di comune interesse, finalizzato allo scambio delle conoscenze sviluppate nelle attività di ricerca e alla reciproca assistenza nelle attività di formazione. Grazie a questo accordo, unico nel suo genere e favorito dalla presenza a Sassari di personale docente fortemente impegnato nelle attività di ricerca di interesse dell’Infn, tutto l’ateneo e i suoi studenti potranno usufruire di collaborazioni nazionali e internazionali e accedere a strumentazione scientifica modernissima.
Con questo accordo l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare intende favorire lo sviluppo delle attività didattiche e la preparazione di figure professionali altamente qualificate, con azioni di sostegno e rafforzamento ai dottorati di ricerca, ai corsi di diploma e di laurea, ai corsi di perfezionamento e di master e alle scuole di specializzazione. Tali azioni saranno portate avanti sia con l’utilizzo di proprie risorse e laboratori sia con l’acquisizione di risorse da programmi nazionali, internazionali e comunitari.
Tra l’Università di Sassari e l’Infn è da tempo in atto una collaborazione proficua che coinvolge i docenti di Fisica, in particolare quelli del Dipartimento di Chimica e Farmacia. Le attività di ricerca comune vanno dalla Fisica delle Interazioni Fondamentali, alla Fisica Applicata, fino alla Medicina, Biologia, Beni Culturali e Ambiente. Tra le più recenti si ricorda la collaborazione con il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso dell’Infn, l’Università e la sezione Infn di Milano Bicocca per lo studio del piombo dei lingotti romani recuperate dal Relitto di Mal Di Ventre nelle acque dalla Sardegna. L’intesa è stata promossa dal professor Massimo Carpinelli, docente del Dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università di Sassari nonché Presidente della Commissione Scientifica Ricerca e Tecnologia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.