Proroga commissari Asl, i Riformatori presentano esposti nelle Procure. Arru: «tutto sotto controllo»

Dopo le diffide al presidente della Regione e agli 11 commissari in prorogatio delle Asl e delle aziende ospedaliere della Sardegna, il presidente del partito Roberto Frongia e il coordinatore regionale Pietrino Fois stanno presentando in queste ore esposti in tutte le Procure della Sardegna per chiedere che vengano vagliati con attenzione tutti gli atti delle aziende sanitarie dal 1 settembre, visto che le prorogatio sono illegittime.

I Riformatori non si fermano: dopo le diffide al presidente della Regione e agli 11 commissari in prorogatio delle Asl e delle aziende ospedaliere della Sardegna, il presidente del partito Roberto Frongia e il coordinatore regionale Pietrino Fois stanno presentando in queste ore esposti in tutte le Procure della Sardegna per chiedere che vengano vagliati con attenzione tutti gli atti delle aziende sanitarie dal 1 settembre, visto che le prorogatio sono illegittime.

«Lo scorso 31 agosto – scrivono i Riformatori nell’esposto – sono giunte a scadenza le gestioni commissariali delle aziende sanitarie della Sardegna  che, in base alla L.R. n.17 del 2016, entro la stessa data la Giunta Regionale doveva in parte prorogare e in parte sostituire con la nomina dei nuovi Direttori Generali.  Purtroppo la Giunta non ha proceduto a quanto dovuto e le aziende sono rimaste totalmente acefale. Nel tentativo di rimediare al possibile disastro l’Assessorato Regionale della Sanità, il 1 settembre ,  ha inviato una lettera ai commissari scaduti sostenendo che in base alla L.444 del 1994 dovevano intendersi prorogati per 45 giorni». In realtà, si legge ancora nell’esposto, «non è così perché la 444/94 è applicabile solo agli organi ordinari e non a quelli straordinari come sono i commissari delle aziende sanitarie e in tal senso esiste una chiarissima giurisprudenza ed in particolare una sentenza del Consiglio di Stato (n.3653 del 03.07.2001 ) che ribadisce tale assunto».

In particolare i Riformatori precisano di aver «provveduto a formulare, il 6 settembre, una precisa e formale diffida ai commissari affinché si astengano da ogni ulteriore atto di gestione o di utilizzo di risorse assieme a una diffida al Presidente della Regione affinché provveda al più presto alle nomine dei direttori generali, così come previsto dalla Legge».

Sul fatto è intervenuto l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru: «Si tratta di attacchi politici strumentali, fondati su basi giuridiche inconsistenti, per non dire di peggio, e senza curarsi dell’allarme gratuitamente creato a danno dell’utenza e dell’amministrazione tutta». Anche per chiarire questo punto, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e il direttore generale dell’assessorato, Giuseppe Sechi, hanno incontrato i commissari delle aziende sanitarie locali e ospedaliere. «La situazione è pienamente sotto controllo – ha detto Arru -, non è stata commessa illegittimità di sorta. I commissari possono e devono continuare a esercitare le loro funzioni entro i limiti stabiliti dalla legge. Sarà garantita la continuità dell’assistenza agli ordinari livelli fino alla ricostituzione degli organi».

8 Settembre 2016