Prorogato il Piano Casa: le due facce della medaglia
Giornata importante ieri in Consiglio Regionale. Si è discusso sulla Proroga del Piano casa da parte dei due schieramenti in campo, Governo e Opposizione, con due convincimenti totalmente contrapposti: da un lato il grido d’allarme e di contestazione di coloro che interpretano la proroga del Piano Casa come un ulteriore tentativo di cementificazione nel territorio isolano con un aumento indiscriminato delle volumetrie; l’altra faccia della medaglia è rappresentata della soddisfazione della maggioranza per la votazione in Consiglio del secondo comma dell’articolo 8 della legge regionale 21/2011. Soddisfazione fondata soprattutto sul convincimento che il rilancio del comparto edilizio sarà immediato.
La proroga di 12 mesi riguarda la presentazione progettuale delle opere, il cui realizzo dovrà effettuarsi nell’arco di due anni. Per Pietro Pittalis, capogruppo regionale del Pdl, trattasi di un provvedimento indirizzato nella ” direzione giusta per dare ossigeno al comparto edile che per lungo tempo e’ rimasto fermo e immobile con tante persone che hanno perso il posto di lavoro. E’ un provvedimento consente interventi di qualificazione e non certamente una cementificazione selvaggia, sostenendo l’interesse generale dei sardi. Questa legge e sue proroghe -continua il Capogruppo regionale del Pdl – non rappresentano l’espressione di una parte particolare ma, per la sua generalità si rivolge a tutti i sardi i quali, proprietari di prima casa, hanno la necessità di adeguare l’immobile a standard moderni e ad una migliore vivibilità”.
Di diverso avviso il Consigliere Pd Gianvalerio Sanna ( “questa è una maggioranza di piccoli uomini e di gente senza prospettiva. State incrementando la cultura dell’individualismo e rinunciate ad andare lontano. Risponderete di questo”) al quale ha subito ribattuto l’Assessore degli Enti Locali Nicola Rassu: “A volte i piccoli uomini hanno fatto grandi cose, caro onorevole Sanna. Il Piano casa rimane uno strumento straordinario nel senso che è un atto eccezionale. Fino a quando non avremo la revisione del Ppr, con regole certe e non parole vane, anche il piano casa serve. E a oggi in due anni ha prodotto oltre 19 mila istanze. Questo vuol dire lavoro e dare qualche giornata a chi non riesce a campare. Smettiamola con queste parole, anche dalla vostra parte è stata una processione di quelli che caldeggiavano il Piano casa”). Il dibattito è proseguito sino alla votazione serale che ha visto l’approvazione della Legge con 39 voti favorevoli, 22 contrari e 3 astenuti.