Punta Giglio, chiarimenti da parte dei concessionari
La Società Cooperativa Il Quinto Elemento interviene in merito al progetto di restauro conservativo a Punta Giglio che verrà intrapreso proprio dalla stessa Cooperativa
La Società Cooperativa Il Quinto Elemento interviene in merito al progetto di restauro conservativo a Punta Giglio che verrà intrapreso proprio dalla stessa Cooperativa. “Sappiamo bene – si legge in una nota – che Punta Giglio è uno dei luoghi del cuore della cittadinanza algherese e capiamo la paura di vedersi sottrarre la possibilità di frequentarlo. Per questo stavamo già lavorando a un documento che potesse rispondere alle preoccupazioni espresse dalla città. L’intervento del Consigliere Comunale Valdo Di Nolfo ci ha anticipati (LEGGI), ponendoci domande puntuali alle quali è nostra intenzione rispondere in maniera esauriente. Vorremmo spiegare chi siamo, in cosa consiste il progetto di restauro e rifunzionalizzazione dell’ex batteria s.r.413 e qual è la nostra visione per il futuro di Punta Giglio”.
“In questa visione è inclusa la volontà di dialogare con la città di Alghero e che chi volesse potrà trovare aggiornamenti puntuali sia sul nostro sito (CLICCA QUI) e sulla nostra pagina Facebook (CLICCA QUI). La nostra Cooperativa “Il Quinto Elemento” nasce nel 2017 con l’obiettivo di partecipare al Bando “Cammini e Percorsi” dell’Agenzia del Demanio, indetto per riqualificare edifici appartenenti al patrimonio pubblico dello Stato. I soci sono lavoratori provenienti da diversi ambiti: dalla logistica alla pubblica amministrazione, dal marketing alla ristorazione. Ciascuno ha fornito e continuerà a fornire il suo contributo di esperienza e passione al progetto, perché è su questa base che è nata la Cooperativa stessa. Tre di noi si sono trasferiti in pianta stabile ad Alghero, trasformando la propria vita e mettendola al servizio di questo progetto. Per noi Punta Giglio, Alghero e la Sardegna non sono un luogo dove fare affari ma dove vivere giorno per giorno immersi nella bellezza, nella cultura e nella storia. In particolare, ci ha conquistato Alghero e la sua particolarità di essere isola nell’isola, orgogliosa e fiera delle proprie specificità”.
“Il bando prevedeva la cessione a titolo gratuito per un lasso di tempo prestabilito di beni immobili appartenenti allo Stato, molti dei quali a carattere storico-identitario, i quali potevano essere
assegnati a realtà italiane o con sede estera, purché composte da una maggioranza di persone sotto i 41 anni. In particolare, il bando prevedeva il restauro e il riuso delle strutture esistenti per la promozione del turismo lento attraverso una struttura ricettiva e alcuni servizi annessi. L’ex batteria militare è stata una delle concessioni più richieste, con 10 proposte progettuali provenienti dal continente e dall’estero. Il progetto vincitore del bando prevedeva delle unità mobili sparse all’interno del compendio che costituivano una struttura ricettiva diffusa per un totale di oltre 70 posti letto, considerando anche quelli previsti all’interno della caserma e degli altri edifici. Ma, una volta giunti alla fase di autorizzazione del progetto, abbiamo scelto di affidarci a un gruppo di architetti del posto, che meglio conoscevano la specificità dei luoghi e il valore affettivo che essi rivestono per la cittadinanza”.
“Con questa nuova collaborazione – spiegano dalla Cooperativa nella nota – il progetto vincitore del bando è stato rimodellato per rispondere alle sollecitazioni emerse dai numerosi incontri con tutti gli Enti preposti, come ad esempio la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, l’Ufficio Tutela del Paesaggio, il Parco Regionale di Porto Conte, il Corpo Forestale dello Stato, il Comune di Alghero, etc, arrivando a un punto di equilibrio migliorativo e plasmando il progetto vincitore del bando al contesto territoriale. Già in questa fase abbiamo rinunciato alle unità mobili e portato i posti letto a 23. Nel tempo, con gli Enti preposti, l’iter progettuale ha introdotto un elemento centrale che arricchisce e caratterizza il progetto: non sarà più una struttura ricettiva fine a sé stessa, bensì un museo a cielo aperto con annessa foresteria legata pienamente alle attività dell’Ecomuseo del Parco Regionale di Porto Conte”.
Ma in concreto, cosa ci guadagnano Alghero e i suoi cittadini? “Un nuovo museo, – scrivono dal Quinto Elemento – il cui progetto museologico e museografico è in itinere, che valorizzerà la storia dell’ex batteria militare inserendola nel più ampio contesto delle architetture militari nell’isola. Nel contempo il museo a cielo aperto verrà utilizzato per descrivere e narrare le specificità della flora e della fauna e promuovere le attività del Parco nell’ambito dell’educazione ambientale. La Direzione e la composizione del Comitato Scientifico sono allo studio e verranno a breve condivisi, ma possiamo già garantire che ci affideremo a figure competenti e dal curriculum autorevole. La messa in sicurezza di un patrimonio pubblico danneggiato dal tempo e da ripetuti vandalismi che mettono a rischio la conservazione storica delle strutture, salvaguardando il più possibile la memoria storica (a partire dal recupero eseguito da restauratori certificati dei disegni e delle scritte realizzate dai militari) e donando nuovamente vita a delle strutture in evidente stato di abbandono, degrado e dissesto. Tramite un progetto di rifunzionalizzazione condiviso e pensato in concerto con gli Enti Preposti, verranno realizzati dei servizi prima assenti che permetteranno a tutti una fruizione più agevole di Punta Giglio, a partire dai servizi igienici (che saranno aperti a tutti) fino al ristoro, al pernottamento e allo svago. Un nuovo spazio culturale e sociale dove organizzare incontri pubblici, mostre, reading e iniziative (purché compatibili con le specificità dell’area)”.
Cosa non perderanno i cittadini di Alghero? “Il carattere pubblico dell’intervento, ovvero: la piena e totale fruizione gratuita e libera dei luoghi. Il nostro intervento intende offrire servizi e non privatizzare l’area. Tutto continuerà a svolgersi sotto la tutela del Parco e delle sue regole. Per noi è importante ribadire che il patrimonio pubblico costituito da Punta Giglio sarà sempre accessibile alla popolazione di Alghero. Pertanto, l’area che fa parte della nostra concessione non sarà delimitata da cancelli chiusi: infatti a oggi, da progetto, il cancello non è previsto, ma se mai dovesse essere necessario installare un elemento di protezione per motivi di sicurezza, verrà previsto un cancello simile a quelli che si trovano attualmente all’interno delle aree di tutela, senza nessun lucchetto, per garantire l’indispensabile mantenimento del pubblico e libero utilizzo del bene. Rimarrà anche la possibilità di consumare pranzi al sacco. L’ingresso alla foresta di Punta Giglio sarà sempre gestito dal Parco e prevenderà la fruizione gratuita per i residenti del comune di Alghero e l’ingresso a pagamento per i non residenti (salvo nuove disposizioni dell’Ente Parco) in modo tale da non modificare l’attuale utilizzo del bene. Dunque chiunque potrà continuare a frequentare questo splendido posto in totale autonomia e libertà.
Ulteriori informazioni su convenzioni, partner e iter autorizzativo del progetto sono disponibili QUI