Punta Giglio, le associazioni: “fantasiose tesi del Comune”
Le Associazioni e i Movimenti intervengono sulla sospensiva concessa dal TAR Sardegna per il provvedimento d’interdizione delle attività della “Casa per ferie” del “Rifugio di mare”
Le Associazioni e i Movimenti – Comitato Punta Giglio Libera, Italia Nostra Sardegna, LIPU, Legambiente Alghero, Siamo Tuttimportanti Sassari, Liberu, Sardenya i Llibertat, Sardegna Possibile, Movimento5Stelle Alghero e Earth Gardeners – intervengono attraverso una nota respingendo le tesi del Comune di Alghero sulla sospensiva concessa dal TAR Sardegna per il provvedimento d’interdizione delle attività della “Casa per ferie” del “Rifugio di mare” emesso dall’Amministrazione Regionale.
“I giudici, infatti, – si legge in una nota – non si sono espressi, come si vorrebbe far credere, nel merito del procedimento; e non hanno ancora analizzato le ragioni per cui la Regione Sardegna ha dichiarato che la Concessionaria non è in possesso dei requisiti soggettivi per poter esercitare l’attività di una “Casa per ferie”. I giudici del TAR hanno ritenuto di dover accogliere in via cautelare la richiesta della Società ricorrente di sospendere precauzionalmente (nell’attesa dell’udienza sul merito fissata per il prossimo 22 novembre) il provvedimento che impone l’interruzione dell’attività commerciale. Ma da questo a profittare dell’occasione per tentare di coprire ancora una volta l’evidente “forzatura” di una struttura extra-alberghiera che in una Zona di protezione speciale e di Speciale conservazione naturalistica viene spacciata per “Casa per ferie”, e che come un qualsiasi albergo o bed and breakfast si fa invece pubblicità (e può essere prenotata) su portali online Booking.com, c’è davvero un abisso”.
“Se poi – si legge ancora nella nota – si considera che la “Casa per ferie” risulta abbinata a un ristorante da 80 coperti – un pubblico esercizio autorizzato come manufatto edilizio dalla Soprintendenza per i Beni culturali, ma incompleto dei requisiti di legge e non autorizzato e non autorizzabile a tenore di legge in una zona non urbanizzata (e non urbanizzabile) come esercizio commerciale – è evidente che siamo di fronte a un’iniziativa non solo nociva per l’ecosistema protetto, ma che fa “concorrenza sleale” al sistema turistico locale e che non ha nulla a che fare con lo spirito dei “rifugi di montagna” e dei “posti di ristoro” del progetto “Cammini e percorsi”, all’origine dello sciagurato intervento a Punta Giglio”. – conclude il Comitato e le Associazioni per la difesa di Punta Giglio, Italia Nostra Sardegna, LIPU, Legambiente Alghero, Siamo Tuttimportanti Sassari, Liberu, Sardenya i Llibertat, Sardegna Possibile, Movimento5Stelle Alghero e Earth Gardeners.