2 Novembre: doppio lutto per i lavoratori Alcoa di Portovesme
Venerdì due Novembre: la giornata più triste in assoluto per i lavoratori dello stabilimento Alcoa di Portovesme, un triste epilogo della lotta per la salvezza dei posti di lavoro contro la definitiva chiusura degli impianti. Ieri infatti sono state spente con un giorno di anticipo le celle 1124 e 1126. Con il loro spegnimento finiscono le speranze dei lavoratori Alcoa che negli ultimi due anni si erano attivati con continue e pressanti manifestazioni di protesta a Cagliari con la Regione e a Roma presso il Ministero allo sviluppo economico. Stavolta la brutta notizia, comunicata dai rappresentanti sindacali Rsu, pone fine alle speranze più recondite: per la prevista manifestazione di protesta programmata per il prossimo martedì 6 novembre non è giunta alcuna autorizzazione da parte del Ministero.
Finisce così miseramente il ciclo della produzione dell’alluminio iniziato nella prima metà degli anni settanta Nel 1996 l’azienda venne rilevata dall’ americana Alcoa. Uno scoramento generale da parte dei lavoratori in una giornata di lutto doppio, arrivato in concomitanza della commemorazione dei defunti. Ciò nonostante i lavoratori sembrerebbero intenzionati a proseguire nella protesta con una mobilitazione a oltranza. Si comincerà con le riunioni assembleari per decidere il da farsi anche in vista della visita in Sardegna dei ministri Passera e Barca e del sottosegretario De Vincenti. Nel frattempo ci si deve accontentare della promesse del Ministero che conferma ancora una volta l’attenzione del Governo alla lavorazione dell’alluminio. Parole edulcorate per render meno amara la realtà, ma che purtroppo finora se le è portate via quel maestrale che in Sardegna sembra soffiare sempre più forte.