“Farneticante e disdicevole, anche nel metodo”
Farneticante e disdicevole, anche nel metodo, così giudico l’intervento del dott. Lubrano. Rivolgersi alle telecamere e parlare direttamente “agli Algheresi” denota una profonda incultura politica e uno scarso senso delle istituzioni. E’ stata una vera e propria barbarie assistere all’interpretazione distorta di quello che dovrebbe essere un “Primo Cittadino” alfabetizzato, di colui che dovrebbe rispettare per primo l’aula di Via Columbano e i suoi membri democraticamente eletti. Non una parola per giustificare il grave e colpevole ritardo sui punti che il Partito Democratico ha elencato nella mozione. Ha voluto trasformare e mistificare la realtà, rappresentando la lunga ed estenuante discussione (resa tale dal suo esasperato tatticismo) sull’azzeramento della giunta, per nascondere l’inconcludenza di questi orribili quindici mesi di agonia civica e politica.
Non una parola sul programma, non un atto di umiltà per riconoscere i gravissimi errori commessi, ma una verbosità delirante figlia di una cultura incentrata sul proprio ego. Parla di poltrone a noi, dopo aver fatto incetta di ruoli di governo e sottogoverno, e dopo aver tentato di offrire posti al sole, soprattutto all’opposizione, fino a pochi minuti prima dell’inizio della discussione in consiglio, al solo scopo di conservare il proprio scranno. Oggi taccia noi di essere la vecchia politica mentre difende la sua poltrona in maniera compulsiva, nonostante tredici consiglieri comunali gli abbiano chiesto con voto palese le dimissioni. Adesso è l’ora della chiarezza. Finalmente si capirà chi è attaccato alla poltrona e la difende perfino con le menzogne, anche a costo di perdere la propria dignità.