“Operazione Esilio”
Questa mattina all’alba, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, su delega del Comando Provinciale CC di Torino, contemporaneamente ai Comandi Provinciali di Reggio Calabria, Cuneo, Milano, Savona, Modena, Alessandria ed Aosta, hanno dato corso all’esecuzione di complessivi 17 provvedimenti cautelari, di cui 2 in Sardegna, e di 30 perquisizioni locali, di cui 8 in Sardegna, delegate dell’A.G. di Torino all’Arma dei Carabinieri. A partire novembre 2011, negli Uffici della Procura della Repubblica di Bologna, TALLUTO Christian ha reso dichiarazioni in ordine alla sua appartenenza alla ‘ndrangheta quale esponente del c.d. “locale di Giaveno” facente capo a MIRABELLA Giuseppe (con la carica di “capo locale”) e MAGNIS Salvatore (con la carica di “capo società”). Sin dal primo interrogatorio TALLUTO ha individuato i vertici direttivi del citato “locale” oltre che di altri esponenti della criminalità organizzata attivi in questo “hinterland”.
Le dichiarazioni di TALLUTO e le successive attività di riscontro si sono perfettamente inserite nel contesto delineato dall’operazione “MINOTAURO”, condotta dai Carabinieri di Torino nel 2011, che ha consentito di raccogliere elementi sull’organizzazione delinquenziale denominata ‘ndrangheta costituita, nella sua dimensione territoriale operante nella provincia di Torino, da nove articolazioni territoriali denominate “locali” e da una struttura-funzione denominata “crimine” (tutte coordinate da CATALANO Giuseppe), nonché da un’articolazione territoriale denominata “BASTARDA”, propaggine distaccata della “società” di Solano (RC).
Le dichiarazioni di TALLUTO Christian hanno trovato riscontro con quanto emerso nel corso di altri Procedimenti Penali, ed hanno consentito di appurare: l’esistenza del “locale di Giaveno” (“locale” attivato dai “BELLOCCO-PISANO” del “locale di Rosarno”, composto da esponenti di origine siciliana che hanno gravitato intorno al c.d. “GRUPPO MAGNIS”) sino al giorno della provvisoria “sospensione” delle attività (occorso dopo l’attentato in danno dei MAGNIS Salvatore del maggio 2008) ed alla organicità di quest’ultimo con gli altri “locali” di ‘ndrangheta esistenti nell’hinterland di Torino per i quali già esisteva mappatura dettagliata a seguito delle risultante dell’inchiesta “MINOTAURO”; la perpetrazione di una serie di reati in materia di armi, traffico di stupefacenti, estorsioni e truffe, poste in essere col fine di favorire l’esistenza dell’associazione.
Il giorno 31 agosto 2012 in Rozzano (MI), il Nucleo Investigativo di Torino effettuava l’arresto tecnico di due cittadini spagnoli che stavano trasportando Kg.500 di “HASHISH”, parte del quale era destinato ai soggetti residenti in Sardegna, due dei quali destinatari dei provvedimenti restrittivi di oggi: CASU Antonio Stefano detto “Tonio”, nato ad Ozieri (SS) il 23.10.1963, residente a Berchidda, e ISONI Natalino, nato a Monti (SS) 24.10.1972, residente a Monti.
In considerazione del sequestro operato, è stato pertanto possibile ricostruire tutte le fasi dell’attività illecita del traffico di sostanze stupefacenti organizzato da rappresentanti della ‘ndrangheta e soggetti residenti in Spagna, ivi compresi ulteriori precedenti trasporti di sostanze stupefacenti.
Successivamente venivano identificati alcuni dei destinatari del carico intercettato residenti in Sardegna.