“Ricerca in vetrina”

Per due giorni l’Università degli Studi Sassari sarà il cuore della ricerca scientifica italiana. Per lunedì 23 e martedì 24 settembre, l’ADI – Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani ha organizzato “Ricerca in vetrina”, una manifestazione che intende presentare al grande pubblico il lavoro svolto dai precari della ricerca: dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e ricercatori a tempo determinato. Circa 120 giovani studiosi arriveranno a Sassari da tutta Italia (e anche dall’estero) per comunicare i risultati delle proprie ricerche in tutti i settori scientifico disciplinari: Lettere, Lingue, Storia, Filosofia, Pedagogia e Psicologia, Scienze Sociali, Economia, Sociologia, Diritto, dell’Architettura, Urbanistica, Scienze Mediche, Agrarie, Biologiche, Chimiche, Veterinarie, Matematiche, Fisiche, Ingegneristiche e Naturali.

L’apertura a Sassari. L’evento, intitolato “Ricerca in vetrina. Originalità e impatto sul territorio regionale della ricerca scientifica di dottorandi e dottori di ricerca”, si aprirà lunedì 23 settembre alle ore 9.00 nell’Aula Magna dell’Università di Sassari (piazza Università) con i saluti del Magnifico Rettore Attilio Mastino, del Sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, dell’Assessore regionale alla Pubblica istruzione Sergio Milia, del Presidente di ADI Sassari Marco Calaresu. Le sessioni, denominate per l’occasione “vetrine”, andranno avanti per l’intera giornata (tutti gli interventi sono riportati in dettaglio nella brochure allegata).

Si prosegue a Porto Torres. Il giorno dopo, martedì 24 settembre, il convegno “itinerante” si sposterà a Porto Torres nella Sala conferenze “Filippo Canu” in Corso Vittorio Emanuele 95, con inizio ugualmente alle ore 9.00. Alle 18.30, alla fine delle “vetrine”, la manifestazione si concluderà con la consegna degli attestati di partecipazione. La scelta della doppia sede per lo svolgimento del convegno “Ricerca in vetrina” non è casuale: “La città di Sassari, con il suo Ateneo, rappresenta il capoluogo di un’area vasta di crisi, che ha bisogno di riconoscere nei giovani precari impegnati nella ricerca una delle principali fonti di sviluppo e innovazione, un motore della crescita capace di generare valore e capitale sociale, che deve essere in primo luogo trattenuto sul territorio (contro la fuga dei cervelli) e in seconda battuta, messo in grado di operare a pieno regime, al servizio non solo dell’Accademia, ma delle Istituzioni, dell’impresa e della società civile – Dichiara il presidente ADI Sassari Marco Calaresu – Il Comune di Porto Torres, con il suo scalo merci e passeggeri, rappresenta la principale porta di accesso marittimo al Nord Ovest della Sardegna, ed è l’emblema di un territorio fortemente compromesso sotto il profilo sociale, ambientale ed economico.

Vittima di un modello di sviluppo esogeno legato a produzioni del passato che necessitano di essere riconvertite, il territorio ha bisogno di intercettare proposte, soluzioni e sperimentazioni innovative che portino a concrete prospettive di trasformazione e rilancio”.

19 Settembre 2013