“Se C’è Un’Alghero Migliore dimostratelo”

Ci sorprende che la vicenda del Campo da rugby sia oggetto di strumentalizzazione politica da una parte del movimento “C’è un Alghero migliore”. Vorremo ricordare alle consigliere comunali espressione del movimento che lo sport non ha colorazioni politiche, ed in particolare il rugby, fondato su valori di lealtà, solidarietà ed amicizia, ed ancor più l’Amatori Rugby Alghero che, sempre aperta al confronto ed all’apporto costruttivo di quanti desiderano riconoscersi in questi valori, rifiuta categoricamente logiche estranee ai principi sportivi.

Né ci interessa stigmatizzare la sovrapposizione tra appartenenti al movimento ed alcuni componenti dell’Alguer Rugby, dei quali abbiamo appreso i veri obiettivi, ormai resi palesi mediante richiesta – avanzata all’Amm.ne Comunale – funzionale ad ottenere la gestione della struttura sportiva di Maria Pia per il suo sfruttamento a fini commerciali.

Il movimento politico, infatti, volutamente tace la circostanza che l’Alguer Rugby, su presupposti contrastanti con la realtà, ha protocollato la richiesta di concessione dell’impianto all’amministrazione per svolgere attività economica. Perché, a fronte di tali devastanti iniziative, l’Amatori Rugby Alghero dovrebbe ritirarsi dal Campionato di Seria A per il venir meno della disponibilità dell’unico Campo cittadino dotato delle caratteristiche strutturali richieste dalla normativa federale?

Perché dovrebbe adesso cessare la propria quarantennale attività, fatta di aggregazione e di amicizia, tra giovani e meno giovani che riflettono tutti gli strati sociali della nostra comunità cittadina?

La nostra società, pur con i suoi tanti limiti e difetti, ha scritto, con umiltà, una piccola pagina di storia sportiva cittadina, informata a principi di solidarietà disinteressata, aperta a tutti, lontana dalla politica, combattendo negli anni la droga, la dispersione scolastica, la violenza giovanile, il bullismo ed il disagio giovanile; che ha generato un virtuoso meccanismo di emulazione in altre importanti discipline sportive a livello locale, dimostrando che anche la nostra Alghero può competere nei più alti campionati nazionali.

Per quale motivo l’Amatori Rugby Alghero deve cessare la propria attività internazionale che non è solo il gemellaggio con la Catalogna e la partecipazione pluriennale al Torneo “4 Barres”, ma che è anche fatto di incontri giovanili con squadre solo per citarne alcune britanniche, svedesi, spagnole e francesi, privando i giovani di tale prospettiva? Tutto il lavoro svolto dall’Amatori Rugby Alghero ha generato negli anni, peraltro, un rilevante movimento economico a favore della città, determinando flussi turistici sportivi provenienti da tutto il mondo,

Lo sport è cultura, è scuola di vita insegna principalmente i valori della lealtà e del rispetto della verità, nei quali ci riconosciamo.

Perché l’Amatori dovrebbe supinamente accettare la violazione di quei valori che hanno caratterizzato il suo faticoso cammino fatto, sportivamente, di molti successi e tanti insuccessi, ma che sono valsi comunque a costruire una storia, pur con i suoi errori, permeata da solidarietà ed amicizia, di insegnamento della generosità e dell’altruismo, senza alcun relativismo personalistico, a tutti coloro, atleti o semplici appassionati, che si sono avvicinati al nostro club.

E’ proprio la filosofia del gioco del rugby che l’impone.

Non ci sono meriti personali di nessuno, ma soltanto il desiderio di consentire gratuitamente, con spirito di servizio, la pratica sportiva che, nel ns. sodalizio, è gratuita per tutti: nessuno paga per giocare a rugby.

Perché non si sottolinea che il corpo centrale degli spogliatoi è stato costruito a spese dei “ragazzi” – allora studenti – dell’Amatori, quando una persona per bene qual è il Sindaco Loffredo, assistito da un’altra persona per bene, il Segretario Comunale dott. Piredda, comprendendo la passione e l’importanza di quanto quel gruppo di “ragazzi” – allora lo eravamo veramente – avrebbe fatto per la città, decise di concedergli un spazio incolto, da curare con dedizione per trasformalo nel “Tempio del Rugby Sardo”, con tutti i suoi valori positivi.

Alcuni di quei ragazzi sono oggi impegnati nel modo del sindacato, dell’associazionismo e nella competizione politica nell’area progressista, smentendo con la loro esperienza di vita la catalogazione politica dello sport che si vorrebbe, viceversa, artificiosamente raffigurare per spostare il confronto dal piano sportivo a quello politico che, invece, rifiutiamo e non ci appartiene.

Probabilmente l’impianto del rugby è l’unico in città ad essere il risultato di una cosi stretta collaborazione tra pubblico e privato, a partire da metà degli anni settanta con costruttivi rapporti con tutte le diverse maggioranze politiche via via succedutesi nel tempo.

La storia dello sport è costruita attraverso il coraggio e la lealtà dei suoi protagonisti.

I personalismi, nello sport come nella vita, non generano buoni frutti e premiarli in modo demagogico significa uccidere i valori dello sport e, segnatamente, del rugby. Ribadiamo che non sussistono ragioni ostative al rinnovo del contratto di gestione immune da vizi derivanti da clausole vessatorie.

Abbiamo più volte manifestato all’Amministrazione la necessità di ampliare gli spazi da destinare alla pratica del rugby, nell’interesse dei ragazzi che intendono avvicinarsi al mondo della palla ovale, e ditralasciare invece interessi estranei allo sport. Auspichiamo che la vicenda venga finalmente affrontata con la volontà di costruire risposte definitive prendendo atto che il rugby rappresenta una disciplina in espansione anche a livello cittadino e che le strutture esistenti non sono più sufficienti.

Riteniamo che uno sforzo finanziario congiunto tra Amministrazione e società rugbystiche (Amatori Rugby Alghero, Alghero Veterans Old, Associazione Giovanile Amatori Rugby Alghero ed Alguerugby) possa consentire, oltre che l’ampliamento dell’impianto di Maria Pia, anche l’adeguamento del Campo del Carmine, e permettere a tutto il movimento rugbystico locale di accrescere le strutture utili allo svolgimento delle proprie attività, ma soprattutto possa consentire di evitare che si creino lacerazioni insanabili tra i giovani appassionati di uno sport che contiene alti valori educativi, che non possono essere
inquinati dagli esempi negativi di chi agisce per dividere e spargere rancore.

L’Amatori è patrimonio comune della Città di Alghero e vuole continuare a costituire una prospettiva di sport ad alto livello per tutti i giovani interessati, senza distinzioni determinate da vincoli di appartenenza e provenienza sportiva. Mossi esclusivamente da tale finalità e ribadendo la ns. volontà collaborativa, lasciamo agli altri sterili polemiche di basso profilo che, ripetiamo, non ci riguardano in alcun modo.

Se C’è un Alghero Migliore dimostratelo facendoVi carico di contribuire lealmente alla soluzione dei problemi.

23 Marzo 2013