“So cosa fare e so come farlo: sì, ma con chi?”

Alle due affermazioni di Stefano Lubrano in campagna elettorale noi abbiamo sempre aggiunto questa domanda, rilevando tanto la qualità delle persone chiamate a lavorare per la città quanto la coerenza dei movimenti e dei gruppi politici alle attese di cambiamento dei cittadini. Nell’occasione dell’approvazione del conto consuntivo sono state fornite molte informazioni su cosa si è riusciti a fare in questo primo anno nonostante la sofferenza delle casse comunali e la necessità difar comunque fronte agli impegni presi dalle precedenti amministrazioni.

La discussione in consiglio si è però trasformata in valutazioni dei singoli più aderenti alle esigenze della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali che alle reali necessità della città. Il tutto culminato in notizie apparse sui media (e non smentite dagli interessati) di rivisitazione della giunta in cui troverebbero posto soggetti che difficilmente potranno essere ricandidati per le prossime elezioni regionali o che la trasformazione delle Province rischia di lasciare appiedati.

Normale attività da campagna elettorale strisciante quindi, tanto più accesa nei toni quanto il candidato di turno è in difficoltà e ha bisogno di qualcosa di clamoroso per recuperare il terreno perduto. A un anno dalle elezioni comunali e dopo la lezione delle recenti elezioni politiche ci ritroviamo di fronte a partiti, e anche a qualche movimento, che ancora vorrebbero che tutto si facesse con ragionamenti spartitori e mettono generosamente (per loro) a disposizione le migliori professionalità per accorciare lo spazio tra partiti e giunta cui dare (sempre secondo loro) peso ed esperienza.

Non c’è niente di scandaloso nel fatto che i partiti propongano avvicendamenti e suggeriscano i loro uomini. Ma è veramente aberrante e ingiustificabile che, per far questo, si scelga di colpire quegli assessori che, non avendo un (grande?) partito politico alle spalle, appaiono più deboli ed esposti alle bordate dei padrini della politica algherese. Sia ben chiaro a tutti: noi difendiamo proprio quegli assessori che si sono messi a disposizione della città e non di qualche nuovo o vecchio padrino.

L’Italia dei Valori, con la stessa coerenza con cui lavora nella Provincia di Sassari e nei comuni di Sassari e Porto Torres, si fa interprete della volontà di cambiamento espressa dai cittadini e si opporrà con forza l’ingresso in giunta di chi, dopo essersi defilato nel corso della campagna elettorale, si presenta oggi come grande salvatore e pretende posti per se e per i propri adepti. L’Italia dei Valori dice con chiarezza con chi Stefano Lubrano deve fare: con persone che non facciano i politici di professione ma che abbiano amore per questa città. La legge dà al sindaco l’incombenza di scegliere la propria giunta e i cittadini preferiscono un po’ d’inesperienza ai mestieranti della politica.

13 Luglio 2013