“Stai lontana da me” al Miramare ad Alghero
Questa la trama. Jacopo, consulente di coppia, è perseguitato da un’insolita forma di sfortuna: quando comincia a uscire con una ragazza che gli piace, la sorte si accanisce contro di lei. Per questo, dopo innumerevoli tragedie da lui involontariamente causate alle sue fidanzate, ha optato per la solitudine. Finché non incontra Sara, una giovane architetto che sembra essere la sua donna ideale. Proprio perché le vuole veramente bene, Jacopo cerca di starle lontano. Ma la passione reciproca è incontenibile, e presto le conseguenze sulla vita della ragazza diventano disastrose. In un’epoca di scarsa ispirazione e scarso coraggio produttivo, il cinema italiano attinge a quello francese per realizzare il rifacimento di una commedia romantica, Per sfortuna che ci sei, che oltralpe era stata campione di incassi, ma in Italia era passata quasi inosservata. Il remake italiano ricalca pedissequamente il film francese, con tanto di flashback delle relazioni passate di Jacopo, senza preoccuparsi di introdurre elementi che abbiano una maggiore risonanza locale. Anche perché sia il film francese che quello italiano si muovono all’interno di quella irrealtà patinata (ed edulcorata) che il grande schermo contemporaneo continua a spacciare come riconoscibile, quando invece genera nello spettatore una forma di straniamento. La nota positiva è la scelta di Enrico Brignano e Ambra Angiolini per i due ruoli principali. Brignano si stacca dallo stereotipo del coatto romano per calarsi nei panni di un uomo di idee con una propensione alla pinguedine e un certo impaccio nel gestire la propria maturità di quarantenne. Angiolini dal canto suo tira fuori un lato buffo e tenero spesso nascosto dalle sue caratterizzazioni più estreme.