R-innovare la tutela, seminario in Architettura

Lunedì 28 settembre si terrà ad Alghero, nei locali del Dipartimento di Architettura (complesso di Santa Chiara), una giornata sul tema R-innovare la tutela, seminario conclusivo delle azioni pilota di trasferimento tecnologico Landy e Madar, finanziate dalla RAS e dall'Università di Sassari nell'ambito del progetto Innova.re.

Lunedì 28 settembre si terrà ad Alghero, nei locali del Dipartimento di Architettura (complesso di Santa Chiara), una giornata sul tema R-innovare la tutela, seminario conclusivo delle azioni pilota di trasferimento tecnologico Landy e Madar, finanziate dalla RAS e dall’Università di Sassari nell’ambito del progetto Innova.re.

Parteciperanno all’evento, oltre all’Università e alle imprese partner dei progetti, esperti di livello internazionale nel settore delle nuove tecnologie applicate alla tutela del patrimonio ambientale e culturale, e saranno presenti tra gli altri il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari prof. Massimo Carpinelli e il Soprintendente per i Beni Archeologici dott. Marco Edoardo Minoja. Dopo la mattinata con le presentazioni dei progetti, nel pomeriggio a partire dalle ore 15:00 si terranno i seminari della prof.ssa Elena Ippoliti, direttrice del Master in Comunicazione dei beni culturali dell’Università Sapienza, e del prof. Roberto Natalini, direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del CNR di Roma. Seguirà alle 17:30, una tavola rotonda sul tema R-innovare la tutela.

R-innovare la tutela
Rinnovare la tutela significa oggi rinnovare gli strumenti che consentono di costruire conoscenza e di renderla disponibile al pubblico.  Le nuove tecnologie permettono l’elaborazione e lo sviluppo di modelli grafici, matematici e informatici che possono contribuire all’analisi dei fenomeni e dei rischi ad essi connessi, e alla costruzione di strumenti di tutela orientata, basati sui principi della previsione, dell’efficienza, della più ampia fruibilità. I nuovi canali di comunicazione possono infatti favorire una diffusione capillare delle conoscenze. L’elaborazione di interfacce più semplici e intutive rende effettivamente disponibile l’esito di un complesso di conoscenze interdisciplinari che consentono la valutazione dei rischi a cui sono sottoposti sia il patrimonio paesaggistico e ambientale sia quello architettonico e archeologico. Emergono così prospettive innovative per un settore che può oggi coinvolgere un pubblico più ampio rispetto a quello strettamente specialistico, costruendo una proficua interazione con le imprese di diversi ambiti, trasferendo competenze e sviluppando risposte adeguate alle esigenze del territorio. In questo senso le due azioni pilota, Landy e Madar, del progetto INNOVA.RE della RAS e dell’Università di Sassari sperimentano, attraverso il trasferimento tecnologico e la collaborazione con le imprese e con il territorio, l’elaborazione di strumenti e strategie per il rinnovamento del significato stesso di tutela.

25 Settembre 2015