Rally in Sardegna, un’occasione d’oro per l’isola
Un’edizione 2014 ‘regionale’ come mai lo era stata in precedenza: grande occasione di visibilità e di impatto economico
Emozioni in natura, vivile con noi. È il claim ideato da Regione, convinta sostenitrice dell’evento, e Automobile Club d’Italia, che lo organizza, per identificare l’undicesima edizione del Rally d’Italia Sardegna, appuntamento sportivo internazionale dell’anno per la Sardegna. Un’edizione 2014 ‘regionale’ come mai lo era stata in precedenza: partirà, infatti, da Cagliari giovedì 5 giugno con una breve e spettacolare prova nel porto e arriverà sino al nord dell’Isola (premiazione domenica 8 ad Alghero), con un programma di tre intense giornate di corse. Lo slogan è un tributo all’unicità di “una terra – ha affermato ieri l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi durante la conferenza di presentazione – che si candida come destinazione ideale dove disputare eventi sportivi internazionali in contesti naturalistici senza pari”. Il Rally 2014, inoltre, è sintesi di competizione di alto valore tecnico, ‘appeal’ per piloti e pubblico, rispetto dell’ambiente, servizi efficienti e macchina organizzativa senza intoppi.
“L’evento – ha aggiunto Morandi – è l’emblema del diretto coinvolgimento dei territori, veri protagonisti dell’evento, e della capacità di fare sistema dimostrata da Regione ed enti locali. Grazie alla collaborazione con l’Aci e alla regia di Sardegna Promozione, intendiamo lasciare un segno indelebile di efficienza organizzativa e ottimizzare al meglio l’investimento, che ‘promette’ ritorni economici rilevanti. L’edizione 2014 – prosegue l’esponente della Giunta – sarà anche un test: valuteremo scientificamente l’impatto dell’evento nell’ottica di una programmazione almeno triennale”. “Investire sui grandi eventi sportivi paga – ha spiegato il direttore di Sardegna Promozione Mariano Mariani, presente alla conferenza – Nel 2013 su 900 mila presenze nelle strutture ricettive sarde in più rispetto all’anno prima, 100 mila sono state registrate nei periodi ‘di spalla’, indotte in gran parte da eventi sportivi (Rally, Enduro e Fed Cup). Proseguiamo sulla stessa linea d’azione con una prospettiva di medio – lungo periodo. Per i territori coinvolti – aggiunge – c’è un duplice ritorno, in termini di visibilità e di impatto economico: l’anno passato quello ‘diretto’, senza considerare l’indotto, ha superato gli 11 milioni”.
La corsa. Il vero e proprio avvio ufficiale del Rally d’Italia Sardegna avverrà nella mattinata di giovedì 5 giugno da Putifigari (SS) con uno ‘shakedown’ di 3,5 chilometri; in serata (alle 21) uno degli appuntamenti più attesi: uno ‘special stage’ nel porto di Cagliari (1,3 km). Il 6, 7 e 8 giugno tre intense giornate: 365 chilometri totali di percorso, con 17 prove speciali, tutti su fondo sterrato, nel Monte Acuto, nel Sassarese, in Anglona e nella Nurra. Gran Domenica 8, nel primo pomeriggio, la premiazione ad Alghero, quartier generale e cuore pulsante della corsa. Parteciperanno in tutto (tra concorrenti Wrc e Wrc2) 57 equipaggi di 28 nazionalità differenti, presenti le maggiori case automobilistiche da sempre protagoniste nel mondo rally. Il pubblico potrà assistere gratuitamente a tutte le prove, compresa quella di Cagliari (via Roma lato portici).
Copertura mediatica. Visibilità mondiale e ‘copertura’ capillare dell’evento: 356 giornalisti accreditati e 192 tv internazionali coinvolte in diretta (tra cui Fox Sports); le differite di RaiSport2: giovedì 5 da Cagliari alle 22.30 e ogni giorno di gare, alla stessa ora, magazine speciale (di 48 minuti) sul Rally; inoltre, le principali testate giornalistiche sportive (Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport) ‘copriranno’ l’evento con box speciali ogni giorno; garantita, infine, la presenza di tutte le riviste periodiche specializzate. In tutti i centri coinvolti dalla competizione si svolgeranno manifestazioni culturali, musicali, di spettacolo ed enogastronomiche legate all’evento.
Precedenti edizioni. Soltanto due giorni di corse avevano caratterizzato l’edizione 2013 (meno rispetto al consueto e la metà rispetto a quest’anno), nel quale si erano disputate 16 prove speciali (le stesse del 2012). Il quartier generale si sposta quest’anno da Olbia ad Alghero, ma già l’anno scorso la cerimonia di partenza si era svolta a Sassari. Lo scorso anno la vittoria era andata al francese Sébastien Ogier su Volkswagen, mentre nell’albo d’oro assoluto delle undici edizioni sarde del Rally d’Italia figura per ben tre volte un altro celebre francese, Sébastien Loeb (2004, 2005 e 2011), unico a centrare il successo per più di una volta nell’Isola.
Impatto economico. In occasione dell’edizione 2013, si sono registrati in Sardegna circa 15 mila arrivi (di addetti ai lavori, team, equipaggi, media e spettatori) che hanno dato luogo a 57 mila presenze nelle strutture ricettive delle aree interessate dalle corse. La spesa complessiva generata è stata di 11 milioni e 400 mila euro (analisi effettuata su costi di trasporto, ossia arrivi in nave e aereo e collegamenti ‘interni’, e spesa media giornaliera nel settore alberghiero e in quello ristorativo). In generale l’evento ha riscontrato numeri decisamente crescenti: per quanto riguarda le presenze di visitatori si è passati progressivamente dalle 33 mila del 2004 sino a più del doppio, 69 mila, nel 2011, poi una lieve flessione negli ultimi due anni; per quanto riguarda l’impatto economico dai 7 milioni e 200 mila euro del 2005 si è arrivati sino alla cifra record di poco più di 15 milioni nel 2012 (edizione svoltasi in ottobre).