Rassegna del Gesto “V”: chiude la terza edizione
Nel suggestivo cortile delle ex Scuole Medie della borgata di Santa Maria La Palma, autori e interpreti, presentati da Annalisa Sau, vice presidente dell’Associazione culturale Analfabelfica, hanno distillato arte e cultura ad un pubblico da grandi occasioni che oltre a seguirne da vicino le performance, ha potuto interloquire con i diretti protagonisti.
La Medea di Euripide ha chiuso ad Alghero la Rassegna del Gesto “V”, l’iniziativa culturale che per dieci serate, dal 17 al 26 Luglio 2014, ha animato la borgata di Santa Maria La Palma offrendo un ricco ventaglio di manifestazioni culturali all’insegna della creatività del gesto umano. Giunta alla sua terza edizione, la Rassegna, realizzata dell’Associazione Teatrale Algherese “Analfabelfica” in collaborazione con l’Obra Cultural dell’Alguer e con il Centro di Aggregazione Sociale – Biblioteca Impegno Rurale di Santa Maria La Palma, sotto il patrocinio del Comune di Alghero – Assessorato alla Cultura, Assessorato ai Servizi Sociali e della Fondazione Meta, ha confermato il successo di una formula che, sul filo conduttore del gesto, ha proposto le più svariate espressioni del sapere e del fare umano, dall’artigianato al teatro, dalla letteratura alla danza, dalla commedia alla tragedia, passando per la ricerca e l’arte figurativa. Nel suggestivo cortile delle ex Scuole Medie della borgata di Santa Maria La Palma, autori e interpreti, presentati da Annalisa Sau, vice presidente dell’Associazione culturale Analfabelfica, hanno distillato arte e cultura ad un pubblico da grandi occasioni che oltre a seguirne da vicino le performance, ha potuto interloquire con i diretti protagonisti.
A dare il “la” al programma, il rituale della panificazione evocato dai gesti e dalle parole di Viviana Sirigu, di Orroli, per Kentos e da Laura Accalai presidente del Consorzio “Grano Senatore Cappelli”. Un viaggio quasi ai confini del sacro, accompagnato dai brani eseguiti dal Coro Polifonico Algherese diretto dal maestro Ugo Spanu e concluso dall’intervento del prof. Antonio Farris, docente di microbiologia presso la facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, che ha illustrato gli interessanti risultati della ricerca scientifica condotta sul valore salutistico del pane ottenuto con l’antico passaggio di “madrighe in madrighe”. E se “Cabudianas, in silenzio tra i tralci”, il libro del versatile Davide Casu, giovane scrittore, musicista e pittore algherese, ha aperto le porte alla letteratura, con la presentazione di Neria De Giovanni, presidente dell’Associazione Internazionale Critici Letterari e dell’Associazione Salpare, il teatro ha proposto la Turandot nella versione ironica del regista Enrico Fauro, interpretata dai piccoli dell’”Analfabelfica”.
Il testimone è quindi passato al Laboratorio teatrale di Bosa, che sempre sotto la regia di Fauro, ha eseguito un esilarante Don Giovanni di Molière in lingua sarda. Un salto nel medioevo della Sardegna, con la Divina Commedia, alla ricerca dei personaggi sardi che vagano nei gironi dell’oltretomba dantesco è quello proposto dal libro “Dante e la Sardegna” scritto da Federico Francioni e Vittorio Sanna e presentato da Carlo Demartis. Su un altro versante, il tratto magico di Ivan Canu: la matita del giovane illustratore algherese non conosce confini: il suo inconfondibile segno è nelle copertine delle più prestigiose riviste e pubblicazioni editoriali di tutto il mondo. “Perché non lavorare stanca”, è il motto dell’autore, che raccontando di sé, ha svelato i segreti di questa speciale arte figurativa.
Rimanendo tra le eccellenze algheresi, la fantastica leggerezza di Sara Angius, una stella della danza internazionale che brilla nei cieli d’Europa. Il suo personale “Star watchers” ha letteralmente rapito gli spettatori dopo aver conquistato, lo scorso anno, la giuria tedesca che le ha conferito un prestigioso terzo premio per danza e coreografia al 17. Stuttgart International Solo Tanz Festival. Tornando alla tradizione sarda, nella cornice tracciata dalle maschere di Giampietro Orrù, la Compagnia Teatro “Fueddu e Gestu” di Villasor, dopo il percorso antropologico nel mondo della maschera e del travestimento in Sardegna curato, in maniera impeccabile, dalla prof.ssa Giuseppina Cuccu, ha proposto l’intensa interpretazione teatrale di Maura Grussu, con le esecuzioni musicali di Veronica Maccioni e Ottavio Farci. Tutti affidati alla maestria dell’instancabile Enrico Fauro, gli ultimi due eventi della rassegna: il Gianni Schicchi di Puccini e la Medea di Euripide. L’adattamento teatrale dell’opera lirica è stato interpretato dai “ragazzi” dell’Analfabelfica”, bravi quanto i “grandi” della stessa compagnia che, con il capolavoro del tragediografo greco, hanno idealmente compiuto il “gesto” conclusivo della rassegna: la chiusura del sipario sull’edizione 2014.
“Il giudizio su questa edizione, con più di 2000 presenze – ha detto Annalisa Sau – lo ha già dato il pubblico, che ha seguito numeroso e con passione la rassegna per dieci serate consecutive; il costante livello di partecipazione – un vero spettacolo nello spettacolo – è la più eloquente prova del lusinghiero esito dell’iniziativa. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi: un’offerta culturale variegata, stimolante e coinvolgente, la valorizzazione dei giovani talenti algheresi, vere e proprie eccellenze internazionali, e non ultimo, il “gesto” verso le borgate, un ponte fra centro e periferia urbana in nome della cultura. Accogliere gli artisti e le loro performance, prosegue Annalisa Sau, è stato un vero privilegio e un onore per noi organizzatori, oltre che un forte stimolo educativo per i giovani allievi dell’Analfabelfica”. Sulla stessa lunghezza d’onda Pino Tilloca, presidente dell’Obra Cultural:“ Il successo della terza edizione della Rassegna del Gesto V dà ancora una volta conferma dell’importanza che riveste, in un percorso di offerta culturale, la condivisione degli intenti e la collaborazione di tutti i diversi attori del mondo culturale e formativo”.
“Queste dieci serate – commenta Sergio Melis, il presidente del Centro di Aggregazione Sociale – Biblioteca Impegno Rurale di Santa Maria La Palma,– ci hanno coinvolto umanamente, oltreché culturalmente, facendoci sentire parte attiva di un comune progetto. Agli ideatori e a tutti gli artefici di questo evento il nostro plauso: i nostri spazi continueranno ad essere il segno tangibile dell’accoglienza e della nostra continuità culturale con la città.” Infine, la parola a Enrico Fauro, impegnato nel duplice ruolo di registra e di presidente dell’Associazione Analfabelfica: “L’appena conclusa edizione della Rassegna del Gesto V, dà atto che le proposte culturali restano sempre, pur fra tante difficoltà, la carta vincente. Oltre agli ospiti già affermati, il palcoscenico ha consentito ai nostri giovanissimi allievi di dar prova delle loro passioni, dei loro interessi, del loro impegno e della loro serietà. Non solo essi hanno dato il meglio di sé come interpreti, ma hanno seguito con partecipazione tutte le serate e collaborato materialmente, anche con le loro famiglie, per la buona riuscita dell’iniziativa. Investire nella formazione e nella cultura è ardua impresa in un contesto generale che lusinga i giovani con facili e sbrigative sollecitazioni, ma i risultati raggiunti dai nostri ragazzi ci incoraggiano e fanno ben sperare negli adulti del domani.” L’iniziativa collaterale La Rassegna è stata integrata dall’iniziativa che quest’anno ha puntato alla ricerca, al recupero e alla valorizzazione delle opere inedite del commediografo algherese Gavino Ballero, in occasione del prossimo centenario dalla nascita, anche con il contributo volontariamente offerto da coloro che hanno presenziato e partecipato alle serate.