Reddito di inclusione sociale, 14 milioni ai Comuni
Lo ha comunicato l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, in un incontro con il presidente dell’Anci, Pier Sandro Scano, il direttore dell’associazione dei Comuni, Umberto Oppus, il direttore generale delle Politiche sociali, Stefania Manca.
Nei prossimi giorni verranno trasferiti ai Comuni quasi 14 milioni e mezzo di euro come prima applicazione del Reddito di inclusione sociale. Lo ha comunicato l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, in un incontro con il presidente dell’Anci, Pier Sandro Scano, il direttore dell’associazione dei Comuni, Umberto Oppus, il direttore generale delle Politiche sociali, Stefania Manca. Alle risorse regionali a disposizione per le povertà si aggiungeranno 18 milioni del fondo sociale europeo, da mettere a bando ma destinati alle esigenze di tutti i territori. All’Anci, Arru ha anche illustrato il percorso che l’assessorato sta portando avanti per attuare dal prossimo anno il Reis e confermato che mercoledì sarà a Roma, insieme con i colleghi delle altre Regioni, per incontrare il Ministro del Welfare, Giuliano Poletti, e definire ammontare delle risorse a disposizione per il Sia (Sostegno di inclusione attiva) e ampliamento della platea nazionale.
Nell’incontro con Scano e Oppus si è parlato anche di Plus e leggi di settore: per i primi, è stata condivisa la necessità di avviare per il prossimo anno una fase di transizione e, quindi, una sostanziale proroga delle linee guida vigenti, in vista di un cambio di prospettiva per il triennio 2018-2020, legato alla definizione degli Ambiti Plus in coerenza con gli Ambiti ottimali previsti dalla Riforma degli Enti locali, e con l’individuazione dei soggetti gestori nelle Unioni di Comuni, singole o in convenzione tra loro. Sul fronte delle leggi di settore, Arru ha confermato che i 9 milioni, previsti dalla variazione di bilancio approvata dal Consiglio regionale, sono stati già liquidati e pagati ai Comuni. Assessorato e Anci hanno condiviso la necessità di revisione della normativa, fermo restando il principio di intervenire secondo criteri di equità.