Regione: sì ai fondi per Trenino Verde
L’assessore ai Trasporti Massimo Deiana e quello al Bilancio, Raffaele Paci, confermano di aver reperito i fondi per portare avanti il servizio turistico fino al 30 settembre 2014.
Le difficoltà finanziarie nascevano dall’obbligo di rispettare il Patto di stabilità. La Regione ha comunque confermato che il Trenino Verde rientra nelle «priorità della Giunta» e che è parte integrante del turismo ambientale, soprattutto delle zone interne. L’antico treno è forse una delle attrattive più curiose dell’Isola: attraversa un territorio ricco di vegetazione dove la linea ferrata, i ponti, le stazioni, le case cantoniere sembrano far parte da sempre del paesaggio, perfettamente inseriti in un contesto ambientale a volte raggiungibile solo con la ferrovia.
E il treno si sposta alla giusta velocità, consentendo al viaggiatore di osservare e conoscere al meglio il paesaggio, la vegetazione, che lentamente cambiano così come si procede sulla linea. Le linee attive sono quattro: Mandas – Arbatax, Isili – Sorgono, Macomer – Bosa, Sassari – Tempio – Palau. Quest’ultima è chiamata anche la “linea dei due mari” perché, oltre Sassari, la ferrovia prosegue fino ad Alghero, unendo la Riviera del Corallo alla Costa Smeralda e al mare di fronte a La Maddalena. In mezzo, le colline e le montagne del Limbara, attraversate con agili viadotti e lunghe gallerie, tra cui quella elicoidale di Bortigiadas, autentica opera d’arte di ingegneria ferroviaria. Gli amanti delle ferrovie, dei paesaggi sardi e del vintage potranno quindi stare tranquilli: il Trenino Verde continuerà a sbuffare. Almeno fino al 30 settembre.