«Nuovo regolamento suolo pubblico è il frutto di un lavoro di condivisione»

Lo sostiene Giampietro Moro, portavoce di Alghero in Comune - Sinistra Civica

Da che mondo e mondo il buon funzionamento della società si basa su regole e principi che gli uomini si danno per organizzare e far funzionare al meglio la loro vita comune e per garantire i diritti di tutti. È importante comprendere che dietro ad una norma o ad un regolamento vissuto come “un’imposizione fastidiosa o indigesta”, per utilizzare parole non nostre che implicano l’utilizzo dello stomaco e non del cervello per la loro comprensione , si nasconde in realtà, la possibilità di stare bene con se stessi e con gli altri e soprattutto di esercitare la propria libertà riconoscendo quella altrui.

Appena insediata la nuova amministrazione (Giugno 2014) le associazioni di categoria hanno spronato da subito il Sindaco neo eletto affinché si attivasse per modificare il regolamento del suolo pubblico, giacché il vecchio stava portando diversi imprenditori ad avere problemi tra loro, per via delle regole poco chiare ed incerte, problemi sfociati in cause e ricorsi al giudizio dei tribunali. Gradiremmo partire dal presupposto che l’art. 11 del Piano Commerciale vigente è stato costruito e riformato seguendo le regole ed i principi di condivisione tra tutti i comparti. L’amministrazione comunale ha infatti a più riprese incontrato le associazioni di categoria cittadine, i comitati di quartiere e i gruppi politici di maggioranza, lavorando per produrre una sintesi e l’equilibrio ideale tra le necessità delle imprese, dei commercianti, dei privati e dei cittadini.

Questi sono i presupposti sui quali ci si è basati per la redazione del piano del suolo pubblico, un piano che, vogliamo ricordare, ha avuto un iter scandito da diversi incontri con la cittadinanza, le imprese, il vaglio della Terza commissione consiliare prima ed del Consiglio Comunale poi, ovvero i luoghi preposti e deputati ad accogliere e discutere tutti gli emendamenti e le proposte delle forze politiche. Il regolamento infine ha avuto il consenso dell’aula ed è stato votato da tutta la maggioranza di allora (Dicembre2014).

Ci aspettiamo perciò dalle forze politiche di opposizione che entrino nel merito delle questioni del suddetto regolamento anziché parlarci dei loro rumori di stomaco e della loro produzione di acidi gastrici. Attendiamo che entrino nel dettaglio e ci facciano veramente capire quali sono le loro proposte, scrivano esattamente cosa, e come intendono emendare ulteriormente la proposta in modo da poter aprire una discussione in merito, in commissione prima ed in Consiglio Comunale poi. Il confronto leale non ci ha mai spaventati ed anzi ci siamo sempre fermati a discutere delle questioni che di volta in volta ci sono state poste. Sicuramente rispediamo le accuse false e strumentali al portavoce forzista, che dimentica (o meglio fa finta di non sapere) come funzionino le regole basilari che regolano i lavori consiliari.

Gianpietro Moro, 9 Giugno 2016