“Remebering Isio”, in ricordo di Isio Saba
Per ricordare Isio Saba, originario di Ozieri, ma romano, newyorkese e infine calabrese di adozione, i quattro festival sardi Jazz in Sardegna, Cala Gonone Jazz, Ai Confini tra Sardegna e Jazz e Rocce Rocce & Blues hanno condiviso di comune accordo l’idea di produrre, insieme ad Around Jazz e al Comune di Ozieri, l’evento annuale “Remebering Isio (forever)” rivolto a colui che senza ombra di dubbio è stato il principale artefice dello sviluppo del jazz nella nostra isola.
Presentato mercoledì durante la conferenza stampa presso la sede del Municipio di Ozieri dai direttori artistici insieme agli amministratori comunali e ai familiari di Saba, l’evento è stato illustrato nel dettaglio e negli intenti. Una serata speciale non solo per ricordare la sua figura, ma anche per cercare di non perdere il grande patrimonio che ha lasciato, a partire da quello fotografico, come ha ricordato Massimo Palmas, direttore artistico di Jazz in Sardegna, nel corso dell’incontro: <Isio è stato un creativo, il vero personaggio chiave per lo sviluppo della musica in Sardegna, grazie a lui la musica afroamericana è approdata qui contribuendo a fondare i festival jazz internazionali, e noi in misura e circostanze diverse abbiamo con lui un debito di paternità. Questo evento vogliamo che sia aperto a tutte le collaborazioni, e che sia caratterizzato da un cartellone di primo livello con un occhio rivolto al futuro, produrre progetti originali portando grandi musicisti internazionali e talenti emergenti, sconosciuti, che possano attraverso il suo nome avere una spinta ed emergere>>.
Jazz e mescolanze musicali, ma anche la creazione di un contesto culturale stabile di confronto in cui cercare il terreno per progetti nuovi risultato della commistione tra artisti delle più varie estrazioni, una linea di tendenza tracciata da Isio sin dalla fine degli anni ’70 e che ha impresso caratteri di innovazione in Sardegna grazie a cui la stessa isola ha potuto aprirsi alle diverse culture musicali e non solo, dall’altra parte del mare, come ha aggiunto Giuseppe Giordano, direttore artistico di Cala Gonone Jazz: <La nostra partecipazione è fortemente voluta e sentita perchè la Sardegna grazie a Isio è diventata non solo contenitore di un genere e di una fortissima corrente culturale come quella jazzistica, ma anche uno strumento di esportazione della nostra cultura. La nostra presenza qui è un invito, un auspicio a far sì che tutte le incompiute di Isio possano realizzarsi>. Una giornata di ricordo che il Comune di Ozieri vuole dedicare a colui che ha dato tanto a questa comunità e alla Sardegna, come ha spiegato l’Assessore alla Cultura Giuseppina Sanna: <Isio Saba ha reso il nostro paese una piazza importante per la cultura e per il jazz sin dalla fine degli anni ’70, e noi con questo evento di rilevanza internazionale cercheremo di rilanciare le sue iniziative e portare avanti i suoi progetti>.
Il programma. Il 6 settembre a Ozieri a partire dalle ore 20,30 si succederanno una serie di concerti con alcuni dei più grandi artisti della Sardegna e del jazz mondiale molto legati a Saba, sul palco dello Stadietto San Gavino di Ozieri: il jazz istintivo, travolgente, del trio Riccardo Lay-Gavino Murgia-Pietro Iodice, un emozionante progetto sonoro, sintesi di una musica naturale che Lay e Murgia portano avanti da diversi anni guidati da una musica dove le variazioni sono dettate dall’elemento passionale e dall’amore sconfinato per il retroterra culturale a cui appartengono e che fondono con l’esperienza acquisita in diversi anni di carriera musicale e con il talento del batterista napoletano Pietro Iodice, tra i più richiesti nel panorama jazz nazionale e internazionale. Il risultato è uno dei pochi esempi concreti di contaminazione tra la nostra musica popolare e il jazz; i Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, tra i più conosciuti nel mondo, forti di uno stile meno aspro degli altri stili vocali della Sardegna, esemplari ricercatori del proprio patrimonio, impeccabili esecutori dalle eccezionali qualità vocali, ammirate in tutta la Sardegna e nel mondo intero. Infine la partecipazione straordinaria di Baba Sissoko (solo), “griot” del Mali tra i maggiori esponenti della musica etnica e jazz, da anni impegnato nella diffusione della tradizione orale del suo paese nel mondo, i cui ritmi africani si fondono con quelli del profondo blues americano. Poliritmie musicali, ossessive, spirituali e ipnotiche, tra gli afro-ritmi dettati dallo n’goni, il karanjan ed il tama: un esperto del “tempo” sostenuto dai suoi stessi battiti e dal resto della sua “strumentazione multietnica” che richiama, in un pout-pourri di contaminazioni, profumi e colori intensi, le antiche suggestioni della Madre Africa; e ancora l’Orchestra di fiati di Gianluigi Pani e il trio Marcello Zappareddu, Gian Mario Pala e Alfideo Farina. L’ingresso è gratuito.