Rete metropolitana, la prima commissione dice sì allo statuto
Il documento venerdì approda in consiglio comunale
La prima commissione permanente Affari generali approva a maggioranza l’atto costitutivo e lo statuto della Rete metropolitana. Adesso, la discussione sulla costituzione della nuova realtà amministrativa passa in consiglio comunale che già per venerdì ha calendarizzato il dibattito. Questa mattina la commissione presieduta dalla consigliera Lalla Careddu ha ascoltato l’intervento del sindaco di Sassari Nicola Sanna che ha illustrato lo statuto costitutivo.
Un documento che, ha detto il primo cittadino, «è stato elaborato dall’assemblea dei sindaci dei Comuni chiamati a formare la Rete metropolitana. Un atto che è frutto del lavoro di consultazioni tra gli stessi sindaci, i direttori generali e i segretari generali degli otto Comuni che hanno lavorato alacremente per ottenere il miglior risultato».
Il testo prima di arrivare in commissione ha subito diverse correzioni negoziate tra i primi cittadini, questo perché «si voleva rappresentare una rete unita dove nessuno si senta escluso. Non solo – ha detto ancora il sindaco –, volevamo anche garantire la giusta rappresentatività delle altre amministrazione. Per questo motivo non abbiamo applicato la rappresentatività basata solo sulla popolazione residente. Sassari, così, avrà un peso non superiore al 45 per cento nonostante rappresenti il 57 per cento della popolazione totale».
Un concetto che il primo cittadino ha spiegato facendo presente il fatto che «la città rinuncia a una percentuale maggiore di peso a dimostrazione che non si può decidere da soli, altrimenti non avrebbe più senso il concetto di Rete». Una maggiore garanzia, poi, arriverebbe dalla previsione di una presenza di una maggioranza ampia (75 per cento) dei componenti per la votazione dei regolamenti. «Questo perché – ha detto ancora Nicola Sanna – parliamo di una nuova realtà amministrativa e gli atti costitutivi devono essere presi con la presenza di una grande maggioranza».
È stato ricordato che a far parte della rete sono i sette comuni dell’area vasta, Sassari, Sennori, Sorso, Stintino, Alghero, Castelsardo e Porto Torres, accomunati tutti dall’aver già predisposto il piano strategico intercomunale. A questi si è aggiunto, quasi subito, il Comune di Valledoria che ha portato così a otto il numero dei Comuni della Rete metropolitana.
«Non saranno improbabili modifiche a questo statuto – ha detto in chiusura il primo cittadino – ma se vogliamo essere rapidi e non stare indietro, dobbiamo mettere subito in pista il nuovo ente, approvando il testo così come concordato dai sindaci».
E allora, l’appello del sindaco Nicola Sanna a non modificare in commissione il testo elaborato e licenziato dagli otto sindaci della Rete, e già approvato dal Consiglio comunale di Sennori, è stato accolto dalla maggioranza dei consiglieri della commissione, compreso il consigliere di minoranza di “Sassari è” Enrico Sini. Si sono astenuti, invece, due consiglieri della minoranza, per M5S Maurilio Murru e per Forza Italia Giancarlo Carta.
Bocciato l’emendamento presentato da M5S che avrebbe voluto modificare il punto 3 dell’articolo 15, relativo alla presenza nella giunta di un numero di sindaci che non devono superare ¼ dei componenti dell’assemblea. Per i pentastellati, invece, la presenza sarebbe dovuta essere non superiore a 1/3 dei componenti dell’assemblea. La commissione, però, a maggioranza lo ha respinto.