Riapre il ponte di Oloè
A otto mesi dall'alluvione, riapre il ponte in cui trovò la morte il poliziotto Luca Tanzi
Il 18 novembre scorso, durante la terribile alluvione che sconvolse la Sardegna, sul ponte di Oloè transitava un fuoristrada della Polizia con 4 agenti a bordo. Scortavano un’ambulanza che a sua volta trasportava due giovani rimasti feriti. All’improvviso, il vuoto. Una parte del ponte cedette di schianto: l’ambulanza fece in tempo a passare, il Range Rover della polizia che la seguiva, no. In tre si salvarono. Luca Tanzi morì quel giorno, da eroe, per il cedimento, quantomeno sospetto, del ponte.
Oggi, a circa otto mesi dalla tragedia e un complesso iter burocratico, il ponte situato lungo la strada provinciale 46 tra Oliena e Dorgali è stato riaperto al traffico. Limitazione di velocità fissata a 50 km/h, sia per le auto che per i mezzi pesanti. L’intervento, che ha richiesto l’esborso di 2,9 milioni di euro, soddisfa Pietro Ciucci, presidente Anas: « La riapertura, seppur con alcune limitazioni, consente di risolvere uno dei problemi maggiormente sentiti dalla comunità locale».
Gli fa eco l’assessore all’ambiente del Comune di Oliena, Valentino Carta: «Dobbiamo ringraziare quanti si sono impegnati al massimo per permettere la riapertura del ponte: penso ai tecnici delle varie amministrazioni e dell’Anas, all’impresa Sacramanti, agli operai che hanno lavorato giorno e notte. Al commissario Ciucci, a tutta la macchina organizzativa ed amministrativa che ha superato innumerevoli ostacoli. Ai cittadini, agli imprenditori, agli operatori dell’agroalimentare e del turismo che hanno avuto pazienza e hanno aspettato sapendo che ci voleva il tempo necessario». Stamattina la cerimonia di inaugurazione. Sul ponte è stato lasciato un mazzo di fiori.
Autore della foto: Ansa.it