Riduzione spesa pubblica e taglio del numero dei ricoveri: convegno al Calabona
Sumai-Assoprof, sindacato specialisti: garantire un servizio migliore, ridurre la spesa pubblica e abbattere il numero dei ricoveri e degli accessi ai reparti di pronto soccorso degli ospedali
«Rafforzare la presenza degli specialisti ambulatoriali nel territorio per garantire un servizio migliore, ridurre la spesa pubblica e abbattere il numero dei ricoveri e degli accessi ai reparti di pronto soccorso degli ospedali». È la missione del Sumai-Assoprof, il sindacato degli specialisti ambulatoriali, cui in Italia e in Sardegna aderisce quasi il 90% dei professionisti della sanità che lavorano nei poliambulatori. Il ruolo della specialistica ambulatoriale nell’organizzazione della sanità territoriale è il tema cui il Sumai dedicherà il proprio congresso regionale, in programma il prossimo venerdì 16 maggio all’Hotel Calabona di Alghero, nell’ambito delle attività di formazione permanente del Sifop.
I lavori, il cui inizio è fissato per le 8.30, saranno aperti dal segretario regionale del Sumai, Giovanni Mario Diana. È stato invitato anche l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru. Seguirà la relazione della dottoressa Patrizia Spillo, dedicata ai temi della comunicazione, e il dibattito sul ruolo della medicina veterinaria rispetto alla salute delle persone. Il congresso riprenderà nel pomeriggio con il confronto su un altro tema di strettissima attualità: la responsabilità professionale in ambito sanitario. A introdurre l’argomento sarà Ennio Profeta, amministratore delegato Gps s.p.a., partner di Consulcesi e Sanitariassicura. Sebbene se ne parli poco, gli specialisti ambulatoriali rappresentano un’importante componente della medicina pubblica, a metà strada tra quella di base e quella ospedaliera. Il loro lavoro è limitato da burocrazia e mancanza di risorse, come quelle necessarie per fornire gli ambulatori di strumentazioni adeguate e per assicurare più operatori al loro interno.
«Non chiediamo la costruzione di nuovi poliambulatori o chissà quali investimenti», afferma il segretario nazionale del Sumai, Roberto Lala, in vista dell’appuntamento di venerdì ad Alghero. «Serve piuttosto una seria riorganizzazione della sanità attraverso le “aggregazioni funzionali specialistiche”, dice Lala – una rete di specialisti che superi le mediazioni e affronti le problematiche più varie». Una organizzazione che «produrrebbe risparmio di tempo e di denaro – conclude – ma anche di instaurare un rapporto consolidato tra struttura e paziente». In Sardegna gli specialisti – medici, biologi, veterinari e psicologi – sono quasi seicento. Attualmente l’impegno dell’organizzazione sindacale è rivolto al tentativo di instaurare un dialogo con la Regione e le Aziende sanitarie, «per pianificare insieme una più efficiente sanità pubblica nell’isola, specie in tempi in cui si riducono i posti letto e si tagliano i servizi sanitari essenziali nelle piccole realtà, senza neanche consultare chi ci lavora quotidianamente. «C’è l’esigenza di chiarire il nostro ruolo nella riorganizzazione del distretto e del territorio», afferma il segretario provinciale del Sumai, Paolo Patta. «I poliambulatori non sono mai stati valorizzati appieno – dice – sebbene esistano gli strumenti legislativi e contrattuali per affidare compiti gestionali diretti agli specialisti, di concerto con le direzioni generali, come avviene altrove».