Rifiuti area portuale, interviene Mario Salis
Il segretario cittadino del Partito Democratico: «gli utenti del porto pagano la TARSU, e non è una donazione, ma il tributo per un servizio che deve essere erogato da chi incassa, cioè il Comune di Alghero».
La condizione dell’igiene pubblica ad Alghero, la polemica con l’amministrazione regionale, quella che il sindaco dice di visitare due volte la settimana, sulla pulizia e lo smaltimento dei rifiuti nell’area portuale, in mancanza di risultati visibili, produce l’ennesima accusa, che rischia di diventare la consueta scusa sulla propria incapacità a risolvere i problemi sotto gli occhi di tutti, locali e turisti.
Il Partito Democratico per completezza dell’informazione ricorda che gli utenti del porto pagano la TARSU, e non è una donazione, ma il tributo per un servizio che deve essere erogato da chi incassa, cioè il Comune di Alghero. Se è vero che il piano dei rifiuti portuali deve essere approvato ( delibera del 2009) è altrettanto vero che l’amministrazione comunale può espletare il servizio che le compete, anche sulle aree demaniali.
La legge regionale n° 9 del 2006 con l’articolo 41 trasferisce le funzioni amministrative regionali sul demanio marittimo ai comuni, tale trasferimento e operativo dal 2008. Illuminante è il contenuto della delibera 18/31 del 2009 con la quale (allegato A) si fa riferimento agli obblighi del Comune di Alghero , alle aree demaniali del porto ed alle relative tariffe riscosse a carico dei diportisti. Tale delibera riporta al punto 8.1 del capitolo 8 l’organizzazione attuale del servizio e premette che il servizio di raccolta dei rifiuti prodotti dal naviglio che scala il porto di Alghero sia svolto dalla Manutencoop srl ad uopo incaricata dal comune con apposita convenzione.
Il capitolo 9 riporta le iniziative di promozione e informazione al fine di sensibilizzare gli utenti portuali in ordine alle procedure di raccolta e riciclaggio previste dal piano. I capitoli di spesa della Regione relativi ai finanziamenti per la manutenzione ordinaria (pulizia) e gestione dei porti di interesse regionale, come quello di Alghero, sono da anni privi di stanziamento e previsti “per memoria”, proprio perchè le funzioni sono state attribuite ai comuni.
Nell’attesa che si materializzi il cronoprogramma del sindaco, dopo le minacce di denunce all’ autorità costituita, la città mantiene immodificati i problemi di igiene e decoro.