Rifiuti e inciviltà in Piazza dei Mercati: parte la campagna social dei locali adiacenti

LA SITUAZIONE – Ormai da qualche tempo la Piazza dei Mercati è diventata uno dei punti di maggiore concentrazione di anime della giovane notte algherese. Vuoi per la mancanza di alternative a basso costo, vuoi per l’incapacità della città di offrire un intrattenimento che coincida coi gusti dei giovani, adolescenti, più o meno cresciuti, si riuniscono nella piazza fino a tarda notte: parlano, urlano, cantano, si conoscono, si baciano, fumano, bevono. Sporcano. Come tutti i giovani del mondo.

Conosciamo bene la difficile situazione che riguarda la pulizia e il decoro urbano di Alghero: Piazza dei Mercati non fa eccezione, anzi. L’allegro stanziare delle giovani leve di certo non aiuta: come tutti i giovani, infatti, sono molto distratti e poco inclini all’ordine. Accade così che l’indomani mattina, come dopo tutte le feste, la luce del sole riveli una situazione quantomeno sconveniente per i passanti, turisti o residenti che siano.

LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE – I primi a lanciare l’allarme sono proprio i titolari dei bar e dei locali più vicini. E lo fanno anche, e soprattutto, sui social. Andreino Arba, contitolare del Barincentro, ha recentemente lanciato una “campagna di sensibilizzazione”, diffondendo foto e commenti sulla tragica situazione con la quale ogni domenica mattina – e non solo – deve fare i conti: «Armati di scopa abbiamo ammassato i rifiuti, anche per dare una mano agli operatori ecologici inspiegabilmente in ritardo».

LA RISPOSTA DELLA POLITICA – La campagna ha provocato la risposta del sindaco Mario Bruno il quale, sempre sui social, ha ringraziato i titolari delle attività per il senso civico dimostrato. Anche Pietro Sartore, consigliere comunale di maggioranza, ha espresso il suo punto di vista: «Sarebbe il caso di sensibilizzare i nostri giovani a mostrare un maggior senso civico, soprattutto nelle ore notturne».

Il dibattito è aperto e rischia di diventare l’ennesimo scontro generazionale in una città poco incline ad assecondare le esigenze dei più giovani – non solo quelle “ludiche” – ma che allo stesso tempo è costretta, per tener fede alla sua vocazione turistica – o presunta tale – a mantenere una decoro urbano dignitoso. In Piazza dei Mercati, e non solo.