Rifondazione lascia la maggioranza: “Pigliaru inadeguato”
Duro documento del segretario regionale del partito che ufficializza il passaggio all'opposizione
La maggioranza di centrosinistra in Regione perde pezzi. Rifondazione Comunista ha annunciato, infatti, la rottura con Pigliaru. “Rifondazione Comunista si sottrae da un umiliante teatrino fatto di agende propagandistiche e di liste della spesa che nella migliore delle ipotesi possono portare ad una girandola di poltrone con un ormai tardivo e inutile rimpasto. Noi ci dissociamo e dichiariamo l’uscita dalla maggioranza e la rottura totale e definitiva di ogni rapporto fiduciario con questa giunta dei professori” ha dichiarato il segretario regionale del partito, Giovannino Deriu. Rifondazione può contare su due consiglieri nell’aula di via Roma, Alessandro Unali e Fabrizio Anedda, eletti nel 2014 con Sinistra sarda, cartello elettorale Prc-Pcdi.
“La crisi che investe il tessuto produttivo, lo spopolamento delle zone interne, il crescente fenomeno della disoccupazione, la contrazione di diritti fondamentali (studio e salute in primis) costituiscono elementi di un quadro pesantemente regressivo per la società sarda. Osserviamo uno scenario di decadenza che coinvolge in pieno chi governa oggi la Regione proprio quando occorrerebbero scelte politiche improntate a un nuovo modello di sviluppo e a un’idea di Sardegna fondata sulla pace, il lavoro e i diritti” ha aggiunto Deriu, che ha denunciato “la totale inadeguatezza delle azioni messe in campo dalla Giunta Pigliaru”.
“Siamo ormai nella seconda metà della legislatura e non intravediamo il benché minimo segnale che vada nella direzione di uscita dal dramma che vive la nostra terra. Si è totalmente smarrito il carattere di originalità e innovazione su cui si fondava la Coalizione progressista e sovranista che ha vinto le elezioni nel 2014. Il livello di impopolarità raggiunto dalla Giunta regionale non ha eguali nella storia recente della nostra isola”.