Rilanciare Surigheddu e Mamuntanas con l’ausilio della “Porto Conte Ricerche”
Gli oltre mille ettari di territorio agricolo non sfruttato, costituiscono un fondamentale potenziale produttivo per la diversificazione delle grandi produzioni locali oggi esclusivamente caratterizzate nell’olio e nel vino. Questa prospettiva potrà prendere piede nei prossimi anni quando, secondo l’andamento delle oscillazioni economiche, vi sarà una ripresa della economia reale. Lo ha voluto sottolineare il Prof. Andrea Saba, economista, già presidente dello IASM e Professore Emerito dell’Università “La Sapienza” di Roma nel corso della conferenza su “Le produzioni agricole della Nurra tra consumo locale e mercato globale” tenutasi lo scorso sabato nell’ambito della Settimana di Cultura per lo Sviluppo & l’Ambiente organizzata dal Centro Studi “G: Toniolo” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Fondazione META.
Ma la pianura della Nurra possiede tutte le caratteristiche per attivare uno o più Distretti produttivi grazie anche alla attuale legislazione regionale. L’On. Luigi Lotto ha lanciato l’idea di impostare un sistema produttivo integrato perché senza di esso non vi sarà possibilità di crescita per le aziende agricole locali. La formula vincente è quella dei Distretti che, da ormai qualche tempo, anche la Regione Sardegna sta incoraggiando. Molto interessante anche l’esperienza dell’azienda vitivinicola di S. M. La Palma: il Direttore Commerciale, Dr. Casu, ha presentato l’evolversi dell’azienda sul territorio algherese e ne ha indicati le diverse strategie commerciali poste in essere per rendere più incisiva la penetrazione nel mercato mondiale. In ciò hanno avuto un grande riscontro positivo, oltre che la qualità ed affidabilità del prodotto, soprattutto la etichettatura e la presentazione delle confezioni studiate in modo da essere facilmente riconoscibili dal consumatore.
Il Dr. Luca Pretti, nel presentare l’attività svolta dalla “Porto Conte Ricerche”, ha voluto sottolineare quali e quanti risultati siano stati conseguiti nella ottimizzazione delle produzioni alimentari sarde grazie al supporto della ricerca biotecnologica della “Porto Conte Ricerche”. Tra i tanti, il nuovo sistema di confezionamento dei carciofi che consente di mantenere intatta la freschezza del prodotto ed essere così facilmente commercializzato fresco anche oltre la Sardegna. Gli interventi hanno condotto ad cauto ottimismo per il futuro della economia agricola locale soprattutto in relazione al fatto che, oltre alle potenzialità (acqua e terreno fertile), vi sono le infrastrutture portuali ed aeroportuali che ne faciliterebbero il decollo. I lavori sono stati coordinati dal dott. Salvatore Costantino del Centro Studi Toniolo.