Rissa sfiorata al Senato

Al termine della seduta sulle riforme, è quasi scoppiata una rissa. La tensione era alta tra i senatori del Pd e del Movimento 5 stelle.  Voci e dita puntate, poi l’intervento dei colleghi per riportare la calma. una giornata molto tesa e impegnativa quella di ieri. Contro Grasso, hanno inveito sia i grillini che gli esponenti di Sel. All’uscita è stato preso di mira dai senatori grillini soprattutto il sottosegretario alle Riforme Luciano Pizzetti, già oggetto di attacchi verbali in Aula. In sua difesa sono intervenuti alcuni senatori del Pd e ne è nato uno scontro verbale. I toni si sono fatti molto duri e astiosi, si è arrivati allo scontro quasi fisico, se non fosse per i colleghi di entrambe le parti che si sono intrufolati nel dibattito e hanno allontanato i contendenti.  La seduta notturna si è poi conclusa col voto e la bocciatura di soli 5 emendamenti, a causa dell’ostruzionismo. La mediazione proposta dai dissidenti Pd per sgombrare i binari delle riforme dall’ostruzionismo, si infrange sul no di Sel. E l’Aula del Senato si trasforma in una trincea.Ci si scambia in senato accuse molto pesanti, c’è chi si piega ai ricatti del governo, dicono, ma ciascun partito si difende, proclamando l’assoluto rispetto delle regole.  M5S e Lega sono con Sel sulle barricate, mentre il presidente Pietro Grasso a fatica fa procedere le votazioni. Ma l’ultima parola di Matteo Renzi conforta i suoi e proclama: “Andiamo avanti determinati”.