Ritardo dei sindacati: Testoni insiste: “Dobbiamo fare noi il primo passo rivoluzionario”
Abbanoa,Testoni (Ugl): "Occorre un chiarimento sul ruolo del sindacato responsabile e partecipativo"
Per il Segretario generale della Ugl Chimici di Sassari, Simone Testoni, la “vicenda Abbanoa ha messo a nudo, emblematicamente, tutte le contraddizioni, i ritardi culturali ed ideologici di una parte del movimento sindacale”. Necessario un chiarimento vero e definitivo tra Cgil, Cisl e Uil dopo la pausa estiva. “La vicenda Abbanoa ha messo a nudo, emblematicamente, tutte le contraddizioni, i ritardi culturali ed ideologici di una parte del movimento sindacale. Ecco perché subito dopo la pausa estiva, occorrerà un chiarimento vero e definitivo tra Ugl e Cgil, Cisl, Uil. Apriamo una discussione franca e trasparente nei posti di lavoro e tra cittadini su quale deve essere oggi il ruolo e il comportamento più adeguato di un sindacato responsabile e partecipativo nelle aziende, nella pubblica amministrazione, nei servizi, e più in generale nella società italiana”.
E’ quanto sottolinea il segretario della Ugl Sassari, Simone Testoni in un intervento pubblico in piazza d’Italia’. “Nessuno verrà a investire in Sardegna con una parte del sindacato che strizza l’occhio ai movimenti autonomisti, incapace di assumersi le responsabilità o di fare chiarezza al proprio interno”, aggiunge il sindacalista della Ugl. “Non è bastato l’accordo importante sulla rappresentanza siglato alcuni mesi fa a creare le condizioni per una nuova stagione unitaria. Facciamo tesoro della lezione del passato e delle opportunità del presente. Tocca a noi riformare il sindacato e le sue politiche per contrastare chi propugna, solo per interessi personali, il declino dei corpi intermedi sull’onda del populismo strisciante che ha contagiato il nostro paese”. Testoni, sottolinea inoltre che mentre il paese annaspa nel pieno della crisi economica e sociale, la politica sta offrendo l’ennesimo spettacolo di divisioni, accuse reciproche, muro contro muro sul tema delle riforme istituzionali. “Al di là delle promesse del premier, non c’è stato finora un impegno straordinario sulla riduzione delle tasse, sui fattori di sviluppo, sulla politica industriale, sulla riforma dei troppi centri di spesa incontrollati del nostro paese”‘ aggiunge il segretario della Ugl Sassari.
“La via di uscita per una Sardegna bloccata e in ripiegamento, con una Provincia Sassarese totalmente abbandonata al suo destino, con i divari sociali crescenti, non può essere affidata ai soli margini di flessibilità che l’Unione Europea dovrebbe concederci nei prossimi mesi. Occorre un ruolo pubblico molto più marcato per rivitalizzare la domanda interna e soprattutto favorire gli investimenti drammaticamente crollati negli ultimi anni. Vista la situazione di immobilismo delle banche, solo un soggetto pubblico come la Cassa Depositi e Prestiti potrebbe oggi finanziare progetti d’investimento territoriali validi e remunerativi, sostenuti da buone capacità imprenditoriali. Ma come è avvenuto in altre fasi difficili e complicate della storia italiana, servirebbe, soprattutto, il confronto e la collaborazione di tutti i soggetti responsabili che devono assumere impegni reciproci di carattere politico, imprenditoriale e sindacale. Per questo al Governo Regionale Sardo chiediamo di imboccare la strada del dialogo e di un necessario patto sociale”.