Riunione di Bruxelles: Vittoria o sconfitta per l’Italia e per l’Europa?

L'opinione di Vittorio Guillot

Continuo a ripetere che per diverse ragioni non amo né i grillini né la Lega e credo che la loro ‘proposta’ politica sia insufficiente per risolvere la crisi del sistema che attanaglia l’Italia da decenni. D’altra parte i nostri …. maldestri  conservatori ed i nostri…. sinistri rivoluzionari da operetta buffa , che pure ci hanno (s)governato per troppi anni, non propongono alcunché di veramente innovativo . Detto ciò, a chi sbeffeggia il premier Conte per il magrissimo bottino incassato a Bruxelles chiedo: . Cosa credete che avrebbero ottenuto i governi di altro colore? Ci rendiamo conto che i continui cedimenti alla tracotanza franco-tedesca ha reso la strada in salita anche a questo governo? Cosa pensate che avrebbe potuto ottenere un Berlusconi od un Monti od un Renzi? Conte, se non altro, ha posto dei problemi e si è fatto finalmente sentire. Poiché la partita interna alla Unione Europea non è certo chiusa, dovrebbe continuare con questa determinazione per cercare di indurre gli altri a migliori consigli, L’Italia , teniamolo presente, è un membro indispensabile per la sopravvivenza della UE. .   Mi pare pure perfettamente logico e degno di un serio stato democratico l’impegno del governo di fare chiarezza sulla legalità delle operazioni delle navi ONG, in particolare di quelle di dubbia nazionalità, e sui loro finanziamenti e finanziatori . In questa ottica è ovvio che, finchè non collaboreranno fino in fondo a fare queste chiarezze ,  i nostri porti debbano restare  ermeticamente chiusi per loro. In proposito teniamo presente che perfino Frontex sostiene che tali navi aiutano, magari non intenzionalmente, le organizzazioni criminali che lucrano sul traffico di esseri umani, facendogli risparmiare un sacco di quattrini. La legittima chiusura dei nostri porti alle navi ONG,  piuttosto , ha dato il segnale ai trafficanti di esseri umani che l’Italia non è più disposta a subire passivamente le loro iniziative.

E’ stato anche dato un forte richiamo all’Europa che il problema delle migrazioni, della accoglienza e della difesa delle frontiere marittime riguarda l’intera UE. Peraltro la fermezza del nostro governo non ha impedito che ai migranti giunti a Valencia ed a Malta venisse assicurata la più civile assistenza. Infatti le navi che li trasportavano non solo sono state generosamente rifornite di generi alimentari, vettovaglie e dotazione sanitarie ma, per farli viaggiare meglio ed in sicurezza, sono stati trasbordati anche su navi militari Mi stupisce, ma non mi sorprende più di tanto, che i ‘democratici’ ed i ‘progressisti ‘ nostrani si oppongano a simili iniziative di grande civiltà così come ritengo che sia indegno sostenere che l’Italia sia responsabile della morte  in mare di un centinaio di poveretti annegati nelle acque territoriali della Libia.  Infatti, a parte la lontananza di quel tragico fatto dalle nostre basi operative, se l’Italia avesse diretto quelle operazioni di soccorso o se, addirittura  vi avesse impiegato di sua iniziativa  le sue navi , avrebbe commesso un  atto illegale, contrario al diritto internazionale marittimo. In poche parole, sarebbe stata incriminata per violazione dell sovranità di un altro stato e, quindi, sarebbe passata per potenza colonialista ed imperialista . In particolare il soccorso in prossimità delle coste libiche non deve essere affidato all’ Italia anche per evitare che si sguarniscano pericolosamente le aree marittime di sua competenza. Piuttosto, quella responsabilità deve essere pienamente attribuita al governo di Tripoli che oggi, anche per l’assistenza avuta dall’Italia, può adempiere a questo suo compito. Ciò non toglie che, se ne avvertisse la necessità potrebbe chiedere all’Italia di collaborare nelle operazioni di salvataggio ma tese a portare i naufraghi nei porti del Paese nord africano. Non illudiamoci, però, che la faccenda  ‘migrazioni’ possa finire solo con  la inevitabile chiusura dei porti. In questa ottica mi sembrò positiva anche l’iniziativa del precedente governo di raggiungere accordi con le tribù ed i governi nord africani per contenere le ondate migratorie. Tutto ciò, però, non basta ancora e ci vuole ancora molto altro!  In Libia , infatti, vi sono, centinaia di migliaia di persone che premono per uscire da situazione terribili  e temo che, anche se verranno bloccate le navi ONG, troveranno altre vie ed altri mezzi per arrivare da noi. Piuttosto, se l’Europa vuole sopravvivere, deve impegnarsi necessariamente per risolvere il problema all’origine , nei Paesi di partenza , e l’Italia, più esposta di altri stati all’impatto migratorio, deve pretendere l’impegno di tutti gli europei e, magari,  proporre dei progetti mirati allo sviluppo di quei popoli.

Non ho capito neppure  il motivo del grande starnazzare che si è fatto sul possibile censimento delle baraccopoli e sul loro successivo smantellamento. Ritengo, infatti, che tale iniziativa sia assolutamente lecita ed in armonia con la Costituzione perché è indecente che vi siano dei baraccati che vivano in condizioni totalmente contrarie alla dignità umana.  Invece trovo assolutamente necessario che, come già avviene in armonia con le leggi e la Costituzione,,siano schedati  i delinquenti , compresi quelli che  potrebbero trovare rifugio nelle baraccopoli . Mi sembra anche doveroso che si imponga che i bambini, a qualsiasi gruppo sociale appartengano, frequentino regolarmente le scuole e non siano sfruttati per l’elemosina od altre attività illecite. L’integrazione, infatti, passa anche e soprattutto per questa via.   Certo, non mi piacciono per niente i termini ‘crociera’, ’pacchia’ e ‘purtroppo ce li dobbiamo tenere’ che il ministro degli interni, da cui ci si aspetterebbe un contegno più corretto verso tutti, ha usato riguardo ai viaggi, spesso tragici, effettuati dai migranti e verso gli zingari di cittadinanza italiana. Così pure trovo assurdo che pretenda che la nostra Guardia Costiera non debba rispondere alle chiamate di soccorso. A parte il fatto che la nostra Guardia Costiera, non dipende da lui, essa piuttosto, deve operare nella zona S.A.R. che la Convenzione di Amburgo ha assegnato all’Italia e, nel caso che qualche richiesta di aiuto provenga da unità che si trovano in zone di competenza di altri stati, deve passare a questi l’informazione ed il coordinamento delle operazioni e collaborare solo su loro espressa richiesta.  E’ sempre avvenuto così in ogni parte del mondo.. Perlomeno oggi queste questioni sono il fulcro dei dibattiti anche con Francia, Germania e Spagna, tanto che viene seriamente esaminata la opportunità di suddividere i rifugiati e di aprire dei centri di raccolta in Nord Africa. Centri che, sottratti alla ‘gestione’ della delinquenza ed affidati alla Unione Europea,  eviterebbero a tanti migranti di affrontare i pericolosissimi viaggi per mare su gommoni e carrette. Avrei trovato logico che quei Centri fossero gestiti dall’ONU, se non fosse un pachiderma paralitico che, tramite la UNHCR, è riuscito ad istituirne solo pochi in Libia, tramite. Certamente l’istituzione di questi punti di raccolta deve essere concordata con gli stati africani, che devono essere aiutati finanziariamente e venir convinti che, se non accettassero questa iniziativa, rischierebbero di venir travolti dalle migrazioni, che  verrebbero fortemente ostacolate dall’Europa.   Piuttosto, vista la disposizione della Lega Musulmana Mondiale, che fa capo alla Arabia Saudita, a finanziare la realizzazione  in Europa dei centri di accoglienza per i migranti , Mi chiedo perché  non sia disponibile a  dirottare i migranti verso i ricchi paesi del golfo persico, compresa la stessa patria  del loro Profeta,  e a fornire   i suoi generosi e cospicui  contributi per la installazione di quei centri in Nord Africa? Non è che quel tipo di  carità islamica sia molto ‘pelosa’ e che  nasconda il recondito desiderio di esportare quanti più musulmani dalle nostre parti fino a realizzare la famosa Eurabia?

Vittorio Guillot, 4 Luglio 2018