“Riunione sindaco-primari, incontro inutile”
Intervento dei rappresentanti del comitato "Acabaura"
Il tentativo di riportare al centro dell’agenda politica il tema della sanità e del futuro dei due presidi ospedalieri cittadini è da considerarsi apprezzabile. Tuttavia non possiamo esimerci dal giudicare di scarsa utilità l’incontro tra il Sindaco di Alghero e i primari dei reparti ospedalieri del Civile e del Marino, avvenuto di recente presso la sede del Consiglio Comunale. Il giudizio negativo consegue al fatto che un tavolo di concertazione che si prefigga come obiettivo quello di porre fine al depotenziamento e declassamento dei nostri ospedali, non può mancare dei due principali interlocutori, la Regione e i vertici ATS, dalle cui scelte dipende il destino della nostra sanità. Un incontro che poteva avere il carattere dell’operatività, segnando un primo vero passo in avanti, si è trasformato ancora una volta in un semplice scambio di idee.
Non è più tempo di acquisizione di dati, le problematiche dei nostri due nosocomi le conosciamo sin troppo bene, ma è tempo di fare scelte precise che evitino di penalizzare ulteriormente il nostro territorio a vantaggio di altre zone della Sardegna. E’ in questo senso che chiediamo l’assunzione di responsabilità da parte del Sindaco Conoci, perché ottenga al più presto una programmazione certa che dia finalmente ad Alghero quei servizi ospedalieri di alta qualità che una cittadina turistica di 40 mila abitanti merita.
E’ arrivato il momento di pretendere dall’ATS l’immediata attivazione delle nuove specialità che consentano all’Ospedale Civile di essere classificato come presidio di primo livello. E’ arrivato il momento di chiedere alla Regione di andare in deroga al Decreto Balduzzi, appellandosi all’Art.3 del medesimo Decreto, di modo che il nostro Ospedale Civile sia dotato di autonomia funzionale rispetto all’Ospedale di Ozieri, vista la sua posizione strategica fra un porto ed un aeroporto, e il suo importante ruolo di diagnosi e cura non solo per i residenti ad Alghero ma anche per gli abitanti del circondario e i non residenti .
L’Ospedale Civile deve ritornare ad essere il presidio di riferimento del territorio per le specialità a più larga diffusione e deve diventare il riferimento di I livello per l’Hub di Sassari. Un ospedale moderno, con servizi ben strutturati ed efficienti, come noi lo immaginiamo nel futuro, non solo è in grado di garantire la salute dei cittadini ma rappresenta anche una fonte di sviluppo economico considerato che i turisti scelgono il luogo della loro vacanza anche in funzione della presenza di strutture ospedaliere ben organizzate.
E, in attesa che l’Ospedale Civile sia adeguato per ospitare il reparto di ortopedia e traumatologia, chiediamo che il Sindaco Conoci ottenga il temporaneo, immediato ripristino di tali attività presso l’Ospedale Marino, ora sospese sine die, esercitando il proprio peso politico sui vertici dell’ATS affinchè l’Azienda Sanitaria ponga rimedio alle problematiche di personale e sicurezza sollevate negli ultimi mesi.
La sorte dei due nosocomi merita certamente grande attenzione ma ciò non deve farci dimenticare che abbiamo anche un distretto sanitario in grande sofferenza, divenuto nel tempo incapace di dare risposte di salute appropriate alle richieste della popolazione. L’aumento della vita media e il conseguente cambiamento nell’assetto demografico hanno comportato un cambiamento dei bisogni a causa dell’incremento nell’incidenza di patologie croniche e della richiesta socio-assistenziale legata alla condizione di vecchiaia e solitudine.
Il sistema non ha saputo seguire e fronteggiare tale cambiamento determinando un eccessivo ricorso all’ospedale, con accessi impropri al Pronto Soccorso, ricoveri inappropriati particolarmente nei reparti di medicina a causa di un Distretto completamente impreparato a dare risposte di tipo sanitario, socio- sanitario, socio assistenziale, ad una utenza sempre più affetta da patologie di tipo cronico.
Per rendere più razionale ed efficiente l’ offerta sanitaria complessiva, è necessaria una gestione condivisa delle cure, con integrazione delle attività ospedaliere con quelle del territorio, secondo un modello circolare in cui gli ospedali operano in stretta relazione e collaborazione con i servizi del territorio. Ci auguriamo che il nuovo Direttore di Distretto Socio-Sanitario di Alghero, di cui si attende la nomina, abbia competenze ed esperienza tali da garantire capacità di gestione delle risorse umane, tecniche, finanziarie, per assicurare tutte quelle prestazioni sanitarie di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione che la sanità del territorio dovrebbe erogare e per realizzare l’integrazione tra i diversi servizi in modo da consentire risposte coordinate e continuative ai bisogni della popolazione. Per rilanciare la sanità algherese abbiamo bisogno di una politica forte e compatta e di figure dirigenziali all’interno dell’ATS nominate per meriti e non per appartenenze politiche.