Roberto Fico alla Camera, Elisabetta Casellati al Senato
Roberto Fico, con 422 voti, è il nuovo presidente della Camera, Maria Elisabetta Casellati è la prima donna presidente del Senato.
Roberto Fico, con 422 voti, è il nuovo presidente della Camera, Maria Elisabetta Casellati presidente del Senato. L’elezione è avvenuta al termine della votazione di oggi, dopo le fumate nere di ieri, quando un accordo tra le diverse forze politiche non era stato trovato.
Elisabetta Casellati è stata eletta presidente del Senato. Un applauso si è levato dall’Aula del Senato dopo il raggiungimento del quorum per l’elezione. L’applauso, partito dai banchi di Forza Italia, si è poi propagato a tutto l’emiciclo con i senatori in piedi. Napolitano ha letto il risultato dello spoglio proclamando l’elezione della prima donna presidente del Senato. Casellati ha ottenuto 240 voti. Valeria Fedeli (Pd) ha incassato 54 voti, mentre le bianche sono state 14. Una sola preferenza per Paolo Romani, 3 per Calderoli, 1 per Zanda, 2 per la Segre, 1 per Gasparri, 2 per Pinotti, una nulla. Napolitano ha ringraziato tutti a cominciare dalla segretaria generale a tutti i senatori apprezzando il “senso di responsabilità” dimostrato dalle forze politiche.
Roberto Fico è stato eletto alla quarta votazione per il presidente della Camera alla prima chiama di oggi. Applausi e abbracci nel gruppo del M5S nell’Aula di Palazzo Madama. Fico ha raggiunto il quorum di 311 voti necessari per l’elezione. E’ stato eletto con voti 422. Non appena era iniziato lo spoglio Di Maio aveva scritto su Facebook: “Roberto Fico è una persona che è stata già votata dalle altre forze politiche nel suo ruolo di garanzia e carica istituzionale, ma soprattutto ci rappresenta al meglio perché è la storia di questo MoVimento. Forza, Roberto!”.
Il discorso di Casellati: “Le forze politiche dovranno dare segnali precisi, nell’epoca della globalizzazione, per evitare il rischio di marginalizzazione. Sono troppi gli italiani, e soprattutto i giovani del Mezzogiorno, a non avere lavoro. Sarà sempre più necessaria un’attenzione alle categorie in condizioni di disagio sociale. Gli ultimi 10 anni sono stati caratterizzati, a livello internazionale, dalla grave crisi finanziaria che ha cambiato il mondo. Imprese, famiglie e lavoratori hanno sopportato il peso delle ripercussioni economiche, hanno sostenuto sacrifici, hanno dovuto cambiare il proprio stile di vita. Un cambiamento che ha inevitabilmente coinvolto le stesse istituzioni. La politica, oggi più di ieri, è chiamata a dare risposte concrete: con le azioni, l’esempio, i risultati”.
“Bisognerà sviluppare il tema del sostegno alle imprese, al “marchio Italia”. Il nostro Paese deve essere protagonista in Europa, ancora di più perché siamo uno dei Paesi fondatori. Sullo scacchiere internazionale l’Italia si è ritagliata un ruolo di primo piano, anche grazie alle missioni internazionali dei nostri militari. A loro va il mio grazie, per il loro sacrificio, che è servito a costruire un mondo migliore, più giusto e più libero. Il mio grazie va anche ai magistrati, agli eroi civili che hanno sacrificato la loro vita per la difesa della legalità. Dobbiamo restituire sicurezza agli italiani. Il nostro Paese è un caleidoscopio di stratificazioni artistico-culturali che dobbiamo impegnarci a preservare, all’insegna della sostenibilità e della valorizzazione. Sarà questo il vero e più importante lascito alle future generazioni, per il quale non a caso ci viene riconosciuto il primato nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Senatrici e senatori, il Capo dello Stato nel messaggio di fine anno ha detto che le elezioni aprono una pagina bianca. Gli elettori ci hanno affidato le loro attese e le loro speranze, non le deluderemo.Viva il Senato, viva l’Italia”, conclude.
Le prime parole di Roberto Fico da Presidente della Camera dei deputati: “Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e porgo un saluto a Laura Boldrini, che mi ha preceduto. Colgo l’occasione per ricordare le radici antifasciste della Costituzione e della Repubblica […] Dobbiamo impegnarci a difendere il Parlamento e la sua centralità da chi cerca di piegare i tempi e le scelte per il proprio vantaggio personale. Siamo stati più volte esposti a pressioni esterne, ma le decisioni devono maturare per forza in Aule e Commissioni. Non consentirò mai forzature né scorciatoie nel dibattito parlamentare. Il rinnovamento deve essere linfa vitale in questa legislatura, gli squilibri che si sono creati vanno riequilibrati. Il taglio ai costi della politica e ai privilegi devono essere fra i principali obiettivi di questa legislatura, si possono razionalizzare i costi della Camera senza tagliare i costi della democrazia.”
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