Rock, Indie, Post-Rock ed Elettronica: Sassari entra nella mappa del turismo musicale
Tra i giardini pubblici e via Cavour sbarca la prima edizione di I-Land Music Festival, un progetto ambizioso, dedicato alla musica, con ospiti internazionali e alcune tra le più interessanti realtà del panorama musicale sardo.
Strade chiuse al traffico, una grande festa ai giardini pubblici, eventi in uno dei club tra i più attivi in città nella promozione della cultura, soprattutto di quella musicale. A Sassari sbarca I-Land Music Festival. Un cartellone con quattro eventi e tre location per tre settimane di appuntamenti da non perdere. Dal 19 maggio al 23 giugno via alla prima edizione di un progetto ambizioso, dedicato alla musica, con ospiti internazionali e alcune tra le più interessanti realtà del panorama musicale sardo. Organizzato dall’associazione sassarese I-Land col patrocinio del Comune di Sassari e lapartnership di numerose aziende private, IMF18 aprirà i battenti già sabato prossimo al The Room di via Cavour 71, per spostarsi poi ai giardini pubblici l’8 e il 9 giugno e tornare alle spalle del carcere il 23 giugno per una grande festa finale, in occasione della quale la strada sarà chiusa al traffico.
Si parte con i Bee Bee Sea, band proveniente da Mantova, una delle più interessanti compagini della scena garage nazionale e internazionale. La band presenterà Sonic Boomerang, il suo nuovo album, uscito in Europa per Wild Honey e in America per Dirty Water. Riff taglienti, ritmo frenetico e gusto melodico sopraffino, riferimenti a Black Lips e The Oh Sees, con cui i Bee Bee Sea hanno anche diviso il palco, allo psych-rock degli Allah-Las e alle melodie eterne di Kinks e Rolling Stones. Saranno affiancati dalla selezione musicale di Agitated, alias Claudio Zucca, chitarrista e colonna dei The Rippers, storica band garage sarda.
L’appuntamento clou, neanche a dirlo, è fissato per l’8 e il 9 giugno ai giardini pubblici: un evento che si inserisce perfettamente – per modalità, scelte musicali, eventi collaterali e location – nella giovanissima e collaudatissima tradizione dei festival che in tutta Europa sono riservati alle più evolute tendenze musicali internazionali. Un modo per promuovere la musica e la cultura indie, favorire anche tra i non addetti ai lavori la fruizione di ciò che si ascolta di più in giro per il mondo e consentire a Sassari e a tutto il suo territorio di allungare la stagione turistica, proponendo le sue eccellenze culturali, ambientali, artistiche, architettoniche, enogastronomiche, artigianali e produttive a un pubblico eterogeneo per età e provenienza geografica.
Venerdì 8 dj e band si alterneranno dalle 15 a tarda notte, mentre sabato 9 la festa inizierà addirittura da mezzogiorno. Nella ricca programmazione spiccano i nomi di Miles Cooper Seaton, front-man degli americani Akron/Family, la band che ha rifondato il folk psichedelico statunitense dei primi anni Duemila. Californiano cresciuto a Seattle, autore di capolavori come Love is Simple e Akron Family, Miles Cooper Seaton presenterà Phases in Exil, acclamatissimo esordio solista, e brani del suo nuovo lavoro, di prossima uscita.
Arrivano da altre parti d’Italia con un carico di grandi attese due progetti solisti “allargati”: Go Dugong e Tobjah. Il primo è il moniker del produttore Giulio Fonseca, cultore della global music, il cui lavoro si sdoppia tra un elegante beat making in stile italo-disco, contaminazioni world music e sonorità esotiche che passano dall’Africa all’America Latina, puntando sempre alla mescolanza e non sposando un genere predefinito. Tobjah invece è il progetto di Tobia Poltronieri, cantante della folk band C+C=Maxigross, che presenta il suo primo album solista in italiano, Casa, finalmente, in bilico tra Bon Iver, Tim Buckley e il Battisti degli anni Settanta.
Molto attese sono le performance degli artisti sardi. Dal sud dell’isola arrivano i Pussy Stomp col loro nuovo progetto Telephant. Ma il popolo di I-Land Festival 2018 potrà riabbracciare anche i sassaresi Lazybones Flame Kids, che negli ultimi tempi si sono dedicati soprattutto alla sala d’incisione. Curiosità per il ritorno di Beeside, anche lui sassarese, alle prese con un progetto inedito, dove irrompe l’elettricità e una band di supporto. Sul palco anche Enola Bit, pronti a loro volta uscire con un nuovo lavoro e smaniosi di presentare al pubblico del festival i loro ultimi brani. La selezione musicale è affidata ad una squadra di affidabilissimi dj e selector, da Fabrizio Marchesi a Dj Shit!, da Stereodrome a Sisu e Country Cousins.
La festa finale del 23 giugno sarà un coinvolgente concerto urbano, con via Cavour chiusa al traffico per una giornata di musica in una location insolita. Gli headliner saranno i Mystery Lights, uno dei gruppi più interessanti della scena americana più recente, che ha saputo rinvigorire l’ondata neo-sixties che mescola con successo tradizione rock‘n’roll, psichedelia e attitudine garage/punk. Attualmente impegnati in un lunghissimo tour mondiale, scalderanno il pubblico sassarese tra asperità chitarristiche, vecchi suoni di Farfisa e il cantato esacerbato di Mike Brandon, front-man dalla spiccata ed eccentrica personalità.
I-Land è un’associazione composta da amanti della musica, che viaggia per assistere a concerti, seguendo i propri gruppi di riferimento o andando a curiosare in numerose rassegne alla ricerca di quel che gira di nuovo in Italia e in Europa. I suoi componenti, tutti musicisti e selezionatori con una spiccata vocazione al rock, al post-rock, alla musica indipendente e all’elettronica, si sono fatti le ossa organizzando piccoli concerti ed eventi nel territorio: ora hanno deciso di cimentarsi con qualcosa di più impegnativo e gratificante.
Le date del festival non sono casuali. La settimana prima e quella dopo il main event dei giardini pubblici, a Barcellona vanno in scena il Primavera Sound e il Sònar, due eventi differenti per molti aspetti ma accomunati dalla volontà di valorizzare le proposte originali e di qualità nel panorama della musica indipendente ed elettronica. Da Sassari, non senza ambizioni per il futuro, si guarda a quei modelli.
Ma quelli di I-Land non trascurano alcuni aspetti che fanno di IMF18 un vero progetto di marketing turistico culturale. Quando già in Sardegna il tempo è favorevole per live ed eventi all’aperto ma la stagione balneare non è ancora nel clou, i turisti musicali contribuirebbero a incrementare le presenze regionali, italiane e internazionali a Sassari. Così Sassari, se da un lato si apre allo scambio culturale tra realtà molto diverse, dall’altro si promuove in un contesto geografico internazionale.