Rotary Alghero, si parla di El Alamein
"Soldati italiani e tedeschi a El Alamein. Vera alleanza o guerra subalterna?". Questo è il titolo dell’incontro organizzato dal Rotary Club Alghero che si terrà venerdì 21 Novembre alle ore 18,30 presso la Biblioteca di Santa Chiara.
“Soldati italiani e tedeschi a El Alamein. Vera alleanza o guerra subalterna?”. Questo è il titolo dell’incontro organizzato dal Rotary Club Alghero con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione della Fondazione Meta, che si terrà Venerdì 21 Novembre alle ore 18,30 presso la Biblioteca di Santa Chiara, recentemente inaugurata nel ristrutturato complesso dell’ex Ospedale.
La serata avrà come protagonista lo scrittore e storico Daniele Sanna, dottore di ricerca all’Università di Pavia che collabora, da oltre dieci anni, con la rete degli istituti per la storia della Resistenza. A curare l’introduzione sarà un altro storico, il Dott. Giuliano Chirra, straordinario conoscitore della storia della Prima Guerra Mondiale e della Brigata Sassari in particolare. Moderatore l’Avv. Andrea Piredda grande appassionato di storia militare.
El Alamein è forse una delle battaglie più conosciute della Seconda Guerra Mondiale, una battaglia che si è svolta proprio mentre i rapporti fra italiani e tedeschi in Africa subivano i contraccolpi delle lotte di potere che maturavano altrove. L’epico scontro ha visto la partecipazione e il sacrificio di numerosi soldati sardi che sono ricordati nelle lapidi e nei registri del sacrario italiano a El Alamein.
Si parlerà dei “Ragazzi della Folgore”, come erano chiamati per via della giovane età di molti di loro i paracadutisti costituenti il fior fiore dell’esercito italiano. “Ragazzi” addestrati per un attacco contro Malta ma finiti nel deserto africano, nel posto più caldo e malsano di tutta la linea. Da allora le vicende della Folgore cessarono di essere storia e diventarono leggenda.
Ma si parlerà anche dell’estremo sacrificio della divisione corazzata italiana Ariete. Ultima riserva della armata, lanciata in un disperato contrattacco per ritardare l’avanzata nemica. 292 equipaggi che si sacrificarono fino all’ultimo, arrivando a gettarsi, con i loro carri incendiati, contro il nemico avanzante così da guadagnarsi un posto nei libri di storia.
La battaglia decisiva viene riesaminata attraverso un raffronto tra la documentazione d’archivio italiana e tedesca che aiuterà a sciogliere alcuni nodi operativi irrisolti e a comprendere meglio chi avrebbe dovuto dare gli ordini. Alla serata parteciperanno autorità militari e civili ed una rappresentanza delle scuole cittadine.