Ryanair, Bruno chiama in causa Cappellacci e Tedde
Il sindaco critica la legge 10 del 2010 e annuncia per giovedì un incontro con Regione ed Enac
La possibilità di un disimpegno Ryanair da Alghero ha creato allarme nelle ultime ore, a livello politico ma non solo. “C’è una procedura di infrazione per presunti aiuti di stato sulla legge 10 del 2010 e sui contributi dati da quel momento in poi. Parliamo della disastrosa e contraddittoria legge 10 del 2010, sotto Cappellacci, l’assessore regionale ai trasporti Lorettu e Tedde Sindaco. Da due anni Ryanair vola senza contributi regionali”. Così commenta gli ultimi sviluppi il sindaco Mario Bruno.
“Questo influenza – a mio modo di vedere – sia il processo di privatizzazione in atto, sia i rapporti tra Regione e vettore low cost, su Alghero e su Cagliari. Influenza anche la stessa situazione di bilancio difficile, non da oggi, della società di gestione. È anche vero che più volte è capitato che Ryanair abbia messo in vendita i voli più tardi, che non risulta alcuna comunicazione ufficiale di tagli nelle rotte, che altri vettori potrebbero essere interessati, che la normativa europea preveda comunque l’evidenza pubblica e quindi i bandi per assegnare le rotte. Tutto questo lo sapevamo”.
“Ora occorre che la Regione faccia chiarezza e ci dica come intende mantenere il vettore low cost che ha creato la destinazione Sardegna, almeno da noi. C’è in gioco molto, tanto, tutto. Noi ci siamo. Non siamo nella compagine sociale ma siamo al lavoro. Occorre attivarci tutti, classe dirigente e imprese. Subito. Prima che sia troppo tardi. Ho già sentito la Regione e Enac. Giovedì ho un nuovo incontro. Senza allarmismi, con forte impegno e con qualche preoccupazione”.