Ryanair, Tedde: «A Dublino inutili gargarismi politici da parte dei due sindaci»
«Ma ciò che veramente desta sconcerto - afferma il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale - è l’assenza di Pigliaru e Deiana gli unici in grado di stringere accordi con la compagnia. Un atteggiamento incomprensibile che sta causando danni per centinaia di milioni di euro all’economia isolana»
«Dopo l’ennesimo incontro “flop” di avantieri col sottosegretario dell’economia e finanze Baretta, che ha confermato la stantia “attenzione” sulla necessità di rivedere l’addizionale sulla tassa di imbarco, già annunciata dal Ministro Delrio nell’incontro del 7 aprile, ieri i sindaci di Sassari e Alghero hanno fatto ancora “ammuina” a Dublino nell’ incontro coi vertici Ryanair.» Lo afferma il vice presidente del Gruppo di Forza Italia Marco Tedde.
«Anche ieri il solito “refrain”, e cioè che Ryanair è disponibile a ritornare ad Alghero se viene eliminata l’addizionale sulla tassa di imbarco imposta dal Ministro del Governo Renzi Delrio. Un altro viaggio inutile, -denuncia un amareggiato Tedde- che serve solo per creare la solita cortina di fumo mediatica per nascondere ben 7 mesi di “gargarismi politici” privi di contenuti ed efficacia. Che fa seguito ai goliardici e mortificanti “selfie” dell’incontro di Roma del 7 aprile quando i due sindaci furono sgarbatamente tenuti fuori dalla porta della sede dell’incontro».
«Anzi, questa volta – sottolinea preoccupato l’ex sindaco di Alghero – il viaggio è stato anche dannoso, posto che l’astuto O’Leary ha rilanciato ed ha sottolineato che i costi dei servizi aeroportuali su Alghero sono “non competitivi” rispetto ad altri scali italiani e europei. Di fatto preannunciando anche una richiesta di riduzione di questi costi. E che occorre lavorare immediatamente a un business plan che individui i ricavi incrementali su nuove rotte, sulla base del sistema del pubblico investitore in una economia di mercato. Che, tradotto dal linguaggio della Commissione Europea, significa che la Regione deve sostenere i voli low cost con importanti risorse che consentano all’infrastruttura aeroportuale di avere ricavi superiori agli investimenti regionali. Cose che diciamo da 7 mesi!» – sottolinea Tedde.
«Ma ciò che veramente desta sconcerto è l’assenza a Dublino di Pigliaru e Deiana: gli unici in grado di stringere accordi con Ryanair pattuendo il sostegno ai voli low cost che dovrà però rispettare le direttive europee e le norme italiane. Un atteggiamento incomprensibile e poco rispettoso nei confronti delle imprese sarde, – evidenzia il Consigliere regionale del territorio- che sta causando danni per centinaia di milioni di euro all’economia isolana, di cui dovranno rispondere politicamente. Nel frattempo la programmazione estiva è oramai saltata. Peraltro -osserva Marco Tedde che assieme a Cappellacci nell’ottobre del 2009 affrontò e risolse in 48 ore una crisi analoga con Ryanair – gli osservatori meno distratti fin dal giugno del 2014 lanciavano l’allarme del probabile commiato di Ryanair dagli aeroporti sardi, in quanto al 31 dicembre erano scaduti gli effetti della Legge regionale 10 del 2010. Ma sono e siamo rimasti inascoltati.»