Sa domo de sos pitzinnos de sa terra
Alimentato da uno spirito di solidarietà inimmaginabile e da una immensa dose di amore per il prossimo, in particolare per i bimbi malati terminali, prende sempre più forma il progetto “Earth Child House”, alias in limba, per meglio farci comprendere dai nostri conterranei, “Sa Domo De Sos Pitzinnos de Sa Terra”. Il gruppo di esperti è pronto a presentare il progetto con cui si realizzerà a Villanova Monteleone la prima struttura al mondo che andrà ad ospitare seppur per brevi periodi quei bimbi malati terminali accompagnati dagli stessi genitori, in una struttura serra-cupola,una “biosfera” ideale, studiata appositamente perchè i piccoli ospiti potranno trascorrere una o due settimane di serenità, immersi nella natura, a diretto contatto con animali, piante, uccelli, pesci, ruscelli e fontane; una struttura modello, capace di attirare persone da tutto il mondo e accoglierà bambini da ogni dove, senza differenze sociali, indipendentemente dalle condizioni finanziarie, dalla nazionalità, dalle origini, dalla religione, dal colore della pelle.
Un’idea che risale al settembre 2010, nel corso di una festa che celebrava Madre Terra: Franziska Manca, maestra di scuola e promotrice della letteratura e della poesia locali, già sindaco di Santu Lussurgiu (il Comune nel quale sorgerà la seconda biosfera di questo tipo), espresse la volontà di immaginare un luogo dove accogliere bambini malati terminali e le loro mamme, un luogo che ora non esiste, ma nel quale potessero trovare pace e serenità nella Natura. Era presente anche il sindaco in carica di Villanova Monteleone che offrì subito il territorio del suo paese per costruire una struttura che potesse rispondere alle esigenze di questo tipo. Il territorio di Villanova, infatti, ha a disposizione ampi terreni lasciati in eredità comune da un illustre cittadino, il Generale Giovanni Casula.
Il primo disegno, uno schema, del concetto progettuale della EARTH CHILD HOUSE – SA DOMO DE SOS PITZINNOS DE SA TERRA, venne tracciato su una tovaglia di carta e nessuno al momento avrebbe potuto dire che solo un anno dopo sarebbe esistita una prima versione del progetto vero e proprio. Con quel primo disegno, iniziò un intenso lavoro di sensibilizzazione e di aggregazione di persone generose ed entusiaste. Con poche risorse, finora, molti risultati sono arrivati e la visione sta sempre più diventando vera, avvicinandosi alla sua realizzazione. La presentazione pubblica e alla stampa dell’iniziativa è avvenuta il 20 settembre 2011, presso il dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero dell’Università di Sassari.
La struttura è composta da una grande cupola e da alcuni ambienti ad essa connessi. L’aria e l’acqua all’interno sono filtrate, prima di essere immesse all’interno, per garantirne la purezza, le piante e gli animali sono controllati prima di entrare a far parte dell’ambiente e non vi saranno campi magnetici artificiali indotti. Ci sarà modo di avere sole e ombra dove si desideri e l’ambiente e il paesaggio esterno saranno visibili dall’interno. Tutta la fornitura energetica sarà ottenuta da fonti rinnovabili e l’intera struttura verrà studiata ai fini della massima sostenibilità, con materiali naturali e comunque a basso impatto ambientale. Vi saranno differenti zone nelle quali i bambini potranno vivere, giocare, riposare, dormire in completa serenità, vicino alle loro mamme. Sono previsti appositi locali per la cucina e per mangiare, un ambulatorio, tutti i servizi, aree di tranquillità. I locali tecnici per gli impianti per la distribuzione dell’acqua, dell’aria e dell’energia e per il condizionamento estivo/invernale verranno costruiti a parte, per non interferire con gli ambienti e la loro vivibilità. Il suono dell’acqua che scorre e delle fontane accompagnerà il volo e il canto di uccellini, dentro la biosfera e pesci colorati nuoteranno in piccole vasche. Il profumo di fiori e piante riempirà il grande ambiente della biosfera. Ci saranno assistenti preparati e competenti che saranno costantemente presenti e che condivideranno con gli ospiti il tempo e lo spazio. L’assistenza medica sarà su richiesta o a scadenza periodica.
Dopo un anno appena (settembre 2011) un primo progetto di massima è stato presentato alla Regione Autonoma della Sardegna nell’ambito di un bando per il finanziamento di strutture assistenziali. Subito , la EARTH CHILD HOUSE – SA DOMO DE SOS PITZINNOS DE SA TERRA è diventata il tema di un workshop della ECOWEEK di Milano, che si è svolta presso la Scuola di Architettura della Bovisa, Politecnico di Milano. ECOWEEK è un incontro internazionale sull’architettura sostenibile che si tiene periodicamente in varie città europee e del Mediterraneo e nel quale vengono proposte soluzioni innovative sociali ed ecocompatibili nella progettazione. Il tema proposto ha suscitato un grande interesse, tanto da diventare permanente anche per le sessioni 2012 della stessa ECOWEEK. Il seminario per la progettazione esecutiva della EARTH CHILD HOUSE – SA DOMO DE SOS PITZINNOS DE SA TERRA tenutosi a Villanova Monteleone rappresenta un passo fondamentale nella storia di questa visione, sarà parte integrante della sessione ECOWEEK di Tel Aviv che si svolgerà in contemporanea. Al progetto, definito nella settimana del seminario, contribuiscono la Scuola della Bovisa del Politecnico di Milano, il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero dell’Università di Sassari, nonché numerosi esperti di botanica, zoologia, medicina e di vari settori dell’ingegneria e dell’architettura. Nel corso di quest’anno, inoltre, sono previsti altri due importanti seminari: uno a giugno per valutare gli effetti del geomagnetismo e della radioattività naturali sull’edificio e sul suo ecosistema interno, l’altro, a ottobre, per definire i protocolli di formazione e di gestione dell’assistenza all’interno della biosfera. Un contributo finanziario per tutti i seminari previsti è stato chiesto alla Fondazione Banco di Sardegna e numerose sono le donazioni spontanee, anche piccole ma non meno importanti e preziose, delle persone che vengono a conoscenza di questa idea, che se ne entusiasmano e che desiderano, in un modo o nell’altro far parte di questo progetto e di questa avventura per il bene dei bambini.
I prossimi passi, una volta creato il progetto col seminario di fine febbraio, saranno quelli di promuovere la conoscenza e la diffusione della EARTH CHILD HOUSE – SA DOMO DE SOS PITZINNOS DE SA TERRA per iniziare a raccogliere i fondi necessari alla costruzione. Si prevede di organizzare eventi e concerti idi portata internazionale a Villanova Monteleone, eventi ai quali hanno già dato la loro adesione musicisti di fama, per sostenere il progetto. In futuro, verrà istituita una Fondazione che sarà responsabile della gestione della prima biosfera che, quanto prima, accoglierà i bambini per la loro settimana di bellezza e di vita nella Natura.