Salasso Imu: prepararsi alla Stangata

Nell’ipotesi in cui entro il 16 gennaio 2014 si dovesse pagare la mini-Imu, e cioè il 40% della parte eccedente l’aliquota dello 0,40%, il Comune di Alghero sarà uno dei pochi Comuni sardi che salasserà i propri cittadini. Mentre i sassaresi non pagheranno la mini-IMU perché il Comune di Sassari non aveva aumentato le aliquote dello 0,40 previste per la prima casa, gli algheresi saranno loro malgrado costretti a mettere mani al portafoglio. Questo è l’ulteriore frutto avvelenato regalato dalla sinistra algherese al nostro sistema economico e alle famiglie. Le aliquote base previste dalla legge, modificabili dal Consiglio Comunale, fortemente inique perché l’IMU non è parametrata alla capacità contributiva e al reddito del cittadino ma soltanto al valore dell’immobile, sono state ulteriormente appesantite.

In sintesi, per quanto qui interessa, la normativa nazionale prevede per l’abitazione principale l’aliquota dello 0,40, riducibile dal Consiglio Comunale allo 0,20 o incrementabile fino a 0,60, e per gli immobili adibiti ad attività produttive (cat. catastali c/1, c/3 e d) quella dello 0,76, riducibile a 0,46 e incrementabile dal Consiglio Comunale fino all’ 1,06. Lo scorso anno in campagna elettorale la sinistra cittadina si era solennemente impegnata a ridurre allo 0,20 l’aliquota per l’abitazione principale e allo 0,56 quella per le attività produttive deliberate dal Commissario a maggio del 2012. Invece, sorprendentemente, ha confermato per entrambe gli aumenti rispettivamente allo 0,45 e allo 0,98 facendoli propri. Mentre il centrodestra, conscio della necessità dell’Amministrazione di risorse per garantire i servizi ai cittadini, aveva chiesto una modulazione per le aliquote prima casa che tenesse conto del pregio degli immobili e una diversa attenzione per i locali degli artigiani e dei commercianti. Insomma, un diverso impegno che avrebbe consentito di incidere sulle fasce più abbienti e fare acquisire all’IMU un minimo di progressività.

3 Dicembre 2013